Il principale gruppo di militanti del Delta del Niger ha detto oggi che ha rapito sette operai dall’impianto di perforazione offshore della Exxon Mobil e ha minacciato nuovi attacchi nella regione. Sospesa la produzione di 100 mila barili di petrolio al giorno a causa delle esplosioni.
In una e-mail inviata ai giornalisti, il Movimento per l’emancipazione del Delta del Niger ha detto che ha effettuato l’ attacco di domenica sera sulla piattaforma petrolifera al largo delle coste dello stato di Akwa Ibom, di proprietà della filiale nigeriana della Exxon Mobil. Il gruppo militante ha detto che i combattenti sono saliti a bordo della piattaforma e “hanno fatto detonare gi esplosivi che avevamo in precedenza piazzato sulla struttura, provocando danni considerevoli.”
Il gruppo ha detto che ha rapito i lavoratori locali per “evitare che il governo nigeriano attribuisca i danni di questo attacco a un incidente industriale“. Ha inoltre avvertito che lancerà nuovi attacchi in tutte le insenature e tra le mangrovie del delta del Niger, una regione delle dimensioni del Portogallo, dove si estrae e si pompa il petrolio greggio che sostiene l’economia della Nigeria.
“Nelle prossime settimane, il Movimento per l’emancipazione del Delta del Niger (Mend) lancerà una grande operazione che interesserà contemporaneamente gli impianti petroliferi di tutto il Delta del Niger“, dice la nota.
La dichiarazione del gruppo ha accusato il governo della Nigeria di non partecipare al dialogo per risolvere i problemi della regione. Hanno accusato l’amministrazione del presidente Goodluck Jonathan di “ essere solo riuscita a corrompere pochi malfattori”.
Molti ex comandanti e combattenti hanno deposto le armi l’anno scorso come parte di un accordo di amnistia sponsorizzato dal governo, che ha offerto contributi in denaro e la promessa di corsi per la formazione al lavoro.
Nella e-mail inviata oggi, il Mend ha inoltre affermato che l’esercito nigeriano ha effettuato un attacco lunedi contro uno dei suoi campi nello Stato del Rivers. Il gruppo ha detto che i razzi sparati dai militari “sono caduti molto vicini agli ostaggi detenuti” mettendo in pericolo la loro vita.
“Il governo nigeriano dovrebbe essere consapevole del fatto che queste attività mettono in pericolo le vite degli ostaggi, che non avrebbero nessun danno dalla nostra custodia”. “Nessuna tipo di azione militare sarà utile alla liberazione di questi ostaggi. Saranno rilasciati quanto decideremo di farlo“.