Il principale gruppo ribelle della Nigeria, il Movimento per l’emancipazione del Delta del Niger (Mend) ha dichiarato che i suoi combattenti sono responsabili per l’attacco a un campo petrolifero in cui Domenica 7 novembre, due americani, due francesi, due indonesiani e un canadese sono stati presi in ostaggio.In Sudafrica ancora un rinvio per la richiesta di libertà su cauzione di Henry Okah, il presunto leader del Mend arrestato dopo gli attentati del 1 ottobre ad Abuja.
Sono dunque sette gli ostaggi stranieri sequestrati domenica durante l’attacco a una piattaforma petrolifera al largo delle coste della Nigeria. Tra gli ostaggi, oltre ai due americani, due francesi e un canadese confermati ieri da diverse agenzie di stampa, ci sarebbero anche due indonesiani.
A rivendicare il rapimento, i ribelli del Mend.
“Il Movimento per l’Emancipazione del Delta del Niger (Mend) conferma che l’attacco alla piattaforma petrolifera di Okoro, nello stato dell’Akwa Ibom avvenuto nella tarda serata di Domenica 7 Novembre 2010, è stata effettuato dai nostri combattenti “. Ha detto il Mend in una e-mail firmata dal suo portavoce, Jomo Gbomo.
“Tutti gli espatriati rapiti stanno bene e sono sotto la nostra custodia e tutti i combattenti che hanno partecipato a questo attacco sono tornati alla base in modo sicuro. Entro le prossime 24 ore si renderanno disponibili i nomi di tutti gli espatriati rapiti e tenuti nei nostri diversi campi. “conclude il comunicato.
Dopo il comunicato di ieri in cui il Mend dichiarava di aver preso in consegna quattro lavoratori del petrolio rapiti il 23 settembre, la rivendicazione di oggi porta a 11 il numero dei lavoratori stranieri in mano al gruppo ribelle. I rapiti dovrebbero essere cinque francesi, due americani, due indonesiani, un canadese e un thailandese. Attualmente è noto solo il nome dell’ostaggio canadase, Bob Croke, il cui rapimento è stato confermato lunedì dai familiari a The Canadian Press.
Intanto nell’udienza di oggi a Johannesburg il giudice ha ancora rinviato la decisione sulla richiesta di libertà per Henry Okah, il presunto leader del Mend arrestato in Sudafrica con l’accusa di essere l’ideatore degli attentati del 1 Ottobre ad Abuja, durante la parata per il 50° anniversario dell’indipendenza della Nigeria. Il Magistrato Hein Louw ha detto che per prendere una decisione aveva bisogno di leggere la trascrizione delle telefonate tra Henry Okah e il presunto attentatore del 1 ottobre. Le trascizioni non sono state completate e l’udienza è stata nuovamente rinviata a venerdì. Okah è in carcere da 38 giorni, ha detto il suo avvocato Rudi Krause, esprimendo la delusione del suo assistito per il nuovo rinvio. La moglie del presunto ex- leader del Mend, Azuka Okah non ha voluto rilasciare dichiarazioni.