Respinto l’attacco degli stranieri a San Siro, il secondo del Derby italiano, Nesta Effe, batte gli invaders nel Gran Premio Orsi Mangelli e riporta il trotto italiano ai vertici europei.
Le due batterie di qualificazione alla Finale del Gran Premio Orsi Mangelli, oltre un milione di euro di montepremi, gruppo 1 per cavalli europei, non sembravano lasciare molte speranze ai trottatori indigeni. Due cavalli scandinavi hanno largamente dominato le rispettive batterie e non sembravano avere rivali per la finale, ma nel momento decisivo della corsa dalle retrovie spunta con altro passo Nesta Effe, la seconda del Derby italiano del 10 ottobre, che vince dominando gli avversari.
Delusione dunque per le prestazioni dei due favoriti, Muscles Wiking B.R. e Formula One che avevano dominato le rispettive batterie e si dividevano il ruolo di favorito nella finale, ma grande entusiasmo nelle tribune di San Siro.
Gli invaders non avevano fatti i conti con la classe cristallina di Nesta Effe che, con alla guida Roberto Vecchione, ha tirato fuori l’acuto del fuoriclasse dominando in 1’12″8 , sotto la pioggia, il velleitario battistrada Muscles Wiking B.R. che aveva respinto efficacemente l’arrembante Formula One.
Per il vincitore, finalmente italiano, quasi 300 mila euro e la soddisfazione di aver battuto i più forti, e spesso presuntuosi, cavalli e guidatori del nord Europeo.
belli i cavalli, belli a vedelli core ma a me st’ippica me sbomballa…e poi a E’, che ne pensi se te mettemo ‘n caretto attaccato a ‘e spalle e ce trascini ar galoppo mentre te damo ‘na frustata dopo ‘n’antra!?!?
strafottenti stì scandinavi.Però…..formula one… Si potrebbe anche aggiungere che neanche ame Nesta sembra un gran nome e che, per fortuna sua, per distinguerlo dal laziale je stata aggiunta ‘na effe e difatti….ma tu, sicuramente hai puntato, hai vinto quarche cosa?
Nesta come nome nu n’è male, caso mai ce sarebbe da capì la Effe. In quanto agli “invaders” caro il mio milanese, così vicino a San Siro ma così ignaro di cose ippiche, devi sapere che i Gran Premi Italiani (Gr.1 e 2, con premi di spessore, per esempio il proprietario di Nesta ieri ha incassato sui 300mila euro, 150mila l’allevatore italiano etc ) sono stati terreno di conquista per ogni straniero che attraversava la frontiera allettato dalle grosse dotazioni, nu c’era bisogno manco di primissime serie. Da qui il termine Invaders, che come sai letteralmente è “Invasore”. Insomma caro Milanese, noi siamo sempre stati la “provincia” dell’Ippica, non in grado, nel trotto, di competere con i cavalli francesi, scandinavi e spesso anche tedeschi, figurarsi con gli americani, che le scuderie italiane hanno importato per decenni (più degli stranieri nel calcio), per tentare di vincere qualcosa di serio. C’è stata con un’unica straordinaria eccezzione, il più grande, Varenne, quello che in America é andato per vincere, a New York, nella più grande corsa che si disputa nell’altro Continente. Dopo il Capitano Varenne diversi cavalli italiani hanno provato l’avventura in Francia e Scandinavia, spesso con buoni risultati. Lo stesso Orsi Mangelli che per quasi 20 anni non è stato vinto da cavalli nati in Italia negli ultimi anni ha visto 3 vittorie indigene e tre di cavalli stranieri…….potrei continuare ….ma credo che per il momento sia pure troppo.
Ti consiglio di rivedere con calma e tempo il POST: La vera storia del Capitano.
no, nun me piace er nome de ‘sto cavallo…ma chi so’ ‘sti invaders?