Presentato oggi alla libreria Feltrinelli il libro del portavoce di ASud. “Educazione popolare, autogoverno, orizzontalità, giustizia sociale, mutualismo e decolonizzazione del potere sono le pratiche e gli strumenti per costruire una democrazia della Terra, fondata sul Buen Vivir, cioè su una vita in armonia con la natura della quale la comunità è parte”. Con la prefazione del premio Nobel Adolfo Perez Esquivel e la postfazione di Gianni Minà.
Affollata presentazione, oggi alle 18 presso la libreria Feltrinelli di via V.E.Orlando, del libro di Giuseppe De Marzo che “Per una nuova democrazia della terra” propone il “Buen vivir”. Hanno partecipato Gianni Minà, Giovanni M.Bellu(vicedirettore dell’Unità) e Nicoletta Rocchi (Segretaria Confederale CGIL). Nella affollata e troppo piccola sala della Feltrinelli erano presenti molti soci di ASud, Giulietto Chiesa, don Tonio Dell’Olio, presidente di Libera, don Angelo Cassano della Rete antirazzista, rappresentanti della Città dell’Altreconomia, di Amnesty International, della Casa delle donne, le associazioni per i diritti dei migranti, amministratori locali e molti giornalisti.
Il libro di Giuseppe De Marzo affronta i temi cari alla nostra associazione e si domanda se esiste un’alternativa al modello capitalista, se è possibile sperimentare un nuovo patto sociale e ripensare le forme di rappresentanza, se si può migliorare la vita di milioni di persone ora tenute ai margini , se si può coniugare l’economia con la difesa dell’ambiente. Dall’America Latina all’Asia, all’Africa, a molti territori e comunità del Nord del mondo i conflitti ambientali e sociali hanno creato le condizioni
per la formazione di una risposta nuova, che a partire dalla democrazia deliberativa e dalla responsabilizzazione collettiva, lavora alla costruzione di un nuovo paradigma di civiltà, fondato sul buen vivir, che è oggi tra i principi fondanti della Costituzione della Bolivia e dell’Ecuador. Oltre alla postfazione di Gianni Minà, giornalista, direttore della rivista Latinoamerica e tutti i sud del mondo, il libro si fregia della prefazione di Adolfo Perez Esquivel, intellettuale argentino, Premio Nobel per la pace nel 1980 per le attività di denuncia svolte contro la dittatura negli anni settanta.
Bella lí! Quando vengo a Roma me lo compro!
Grande Edo (re)censore
P.