Istanbul, rinviata

lunedì 28 settembre 2009 → 20:35 in On the Roads

Moschea di Ahmed I, Istanbul, Turchia, 1903Purtroppo il viaggio ad Istanbul previsto per venerdi 2 ottobre è stato rinviato alla prossima primavera. Noi e gli Arditi abbiamo già cambiato il biglietto, partenza venerdi 19 marzo e ritorno il lunedi pomeriggio successivo.
Per informazioni e prenotazioni rivolgersi all’organizzateurr ufficiale (che non è Sirlad).
Ribadisco quanto già detto dall’Ardito, chi vuole seguirci è ben accetto, chi ci ama ci segua!

24 commenti a “Istanbul, rinviata”

Fabio C. scrive:

Aspetta n’attimo, il lago è bello da lontano, ma i colori cangianti sono dovuti non so a che forma di inquinamento che ne impedisce la pesca e la balneazione.
Credo sia anche fortemente alcalino di suo.

Ardito scrive:

ci credo che ha rifiutato, a Van di bello c’è solo il lago…..
… e poi il battello ritorna….. sempre in venti minuti…..

edo scrive:

…stroncati!

Fabio C. scrive:

Tutta ‘sta poesia sull’Asia mi sfugge…ho appena rifiutato di stare 16 giorni a Van, a 3.300 m s.l.m. con vista sul Monte Ararat, profumatamente pagato, praticamente a un passo dall’Iran.
Chi c’è stato, e io ci stetti, non ci rivà…infatti hanno mannato dù poracci affamati de soldi…

Unica cosa positiva: il volo per Van da Istanbul parte il giorno dopo, per cui c’è una serata libera per l’hammam, ma non basta a ripagare l’abbrutimento di quelle zone.

Ardito scrive:

….una piccola soddisfazione c’è, due giorni su quattro piove!!

Ardito scrive:

Venti minuti di battello e siamo in Asia, dove ci sono ancora angoli lontani dalla modernizzazione, dove ogni dieci passi si ascolta una musica diversa, dal melisma al fasilalla Piaf.
Istanbul, città magica.

flash scrive:

Instambul, quella rimasta fuori dall’acqua, profuma d’amore, ne offre l’essenza….avvolta nel velo del peccato. Ed allora…..quale la riva?

sirlad scrive:

n’c’annate, allora, che vi vie’ da piagne…

Ardito scrive:

Istanbul, una citta dall’anima malinconica….

fabrizio scrive:

Istanbul. La bellezza del panorama è nella sua tristezza.

Ardito scrive:

« Ho trascorso la mia vita ad Istanbul, sulla riva europea, nelle case che si affacciavano sull’altra riva, l’Asia. Stare vicino all’acqua, guardando la riva di fronte, l’altro continente, mi ricordava sempre il mio posto nel mondo, ed era un bene. E poi, un giorno, è stato costruito un ponte che collegava le due rive del Bosforo. Quando sono salito sul ponte e ho guardato il panorama, ho capito che era ancora meglio, ancora più bello di vedere le due rive assieme. Ho capito che il meglio era essere un ponte fra due rive. Rivolgersi alle due rive senza appartenere »

edo scrive:

Me pare che s’è allargata sta storia dell’amore…..
Caro Ollio se ti leggi come è nata la squadra capirai anche le difficoltà …del caso.

sirlad scrive:

C’è tutta una vita in un’ora d’amore.

Ardito scrive:

L’amore è la saggezza del folle e la follia del saggio.

fabrizio scrive:

Odio e amo. Forse chiedi perché lo faccia.
Non lo so, ma sento e mi tormento.

olimpico scrive:

Edo me sa’ che sto’ San Quirico fa’ ride.ma chi lo allena,lo “special one”?

olimpico scrive:

mi sono incuriosito su questa storia dell’amore mi potete spiegare?Sapete,sentire il povero calandra parlare d’amore non e’ cosa di tutti i giorni…..

sirlad scrive:

..non state bene…
la luna e l’amore, quando non crescono calano (proverbio cinese)

Ardito scrive:

Chi desìa è posseduto: a quel ch’ama s’è venduto.

edo scrive:

….mi prese di costei piacer sì forte…che come vedi ancor non m’abbandona..

Ardito scrive:

“L’amore guarda non con gli occhi ma con l’anima”!!!

edda scrive:

eh l’amore è una cosa meravigliosa 🙂

fabrizio scrive:

amor, ch’a nullo amato amar perdona…

Edo scrive:

Se la buttate sull’amore…chance finite!

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