Purtroppo il viaggio ad Istanbul previsto per venerdi 2 ottobre è stato rinviato alla prossima primavera. Noi e gli Arditi abbiamo già cambiato il biglietto, partenza venerdi 19 marzo e ritorno il lunedi pomeriggio successivo.
Per informazioni e prenotazioni rivolgersi all’organizzateurr ufficiale (che non è Sirlad).
Ribadisco quanto già detto dall’Ardito, chi vuole seguirci è ben accetto, chi ci ama ci segua!
Aspetta n’attimo, il lago è bello da lontano, ma i colori cangianti sono dovuti non so a che forma di inquinamento che ne impedisce la pesca e la balneazione.
Credo sia anche fortemente alcalino di suo.
ci credo che ha rifiutato, a Van di bello c’è solo il lago…..
… e poi il battello ritorna….. sempre in venti minuti…..
…stroncati!
Tutta ‘sta poesia sull’Asia mi sfugge…ho appena rifiutato di stare 16 giorni a Van, a 3.300 m s.l.m. con vista sul Monte Ararat, profumatamente pagato, praticamente a un passo dall’Iran.
Chi c’è stato, e io ci stetti, non ci rivà…infatti hanno mannato dù poracci affamati de soldi…
Unica cosa positiva: il volo per Van da Istanbul parte il giorno dopo, per cui c’è una serata libera per l’hammam, ma non basta a ripagare l’abbrutimento di quelle zone.
….una piccola soddisfazione c’è, due giorni su quattro piove!!
Venti minuti di battello e siamo in Asia, dove ci sono ancora angoli lontani dalla modernizzazione, dove ogni dieci passi si ascolta una musica diversa, dal melisma al fasilalla Piaf.
Istanbul, città magica.
Instambul, quella rimasta fuori dall’acqua, profuma d’amore, ne offre l’essenza….avvolta nel velo del peccato. Ed allora…..quale la riva?
n’c’annate, allora, che vi vie’ da piagne…
Istanbul, una citta dall’anima malinconica….
Istanbul. La bellezza del panorama è nella sua tristezza.
« Ho trascorso la mia vita ad Istanbul, sulla riva europea, nelle case che si affacciavano sull’altra riva, l’Asia. Stare vicino all’acqua, guardando la riva di fronte, l’altro continente, mi ricordava sempre il mio posto nel mondo, ed era un bene. E poi, un giorno, è stato costruito un ponte che collegava le due rive del Bosforo. Quando sono salito sul ponte e ho guardato il panorama, ho capito che era ancora meglio, ancora più bello di vedere le due rive assieme. Ho capito che il meglio era essere un ponte fra due rive. Rivolgersi alle due rive senza appartenere »
Me pare che s’è allargata sta storia dell’amore…..
Caro Ollio se ti leggi come è nata la squadra capirai anche le difficoltà …del caso.
C’è tutta una vita in un’ora d’amore.
L’amore è la saggezza del folle e la follia del saggio.
Odio e amo. Forse chiedi perché lo faccia.
Non lo so, ma sento e mi tormento.
Edo me sa’ che sto’ San Quirico fa’ ride.ma chi lo allena,lo “special one”?
mi sono incuriosito su questa storia dell’amore mi potete spiegare?Sapete,sentire il povero calandra parlare d’amore non e’ cosa di tutti i giorni…..
..non state bene…
la luna e l’amore, quando non crescono calano (proverbio cinese)
Chi desìa è posseduto: a quel ch’ama s’è venduto.
….mi prese di costei piacer sì forte…che come vedi ancor non m’abbandona..
“L’amore guarda non con gli occhi ma con l’anima”!!!
eh l’amore è una cosa meravigliosa 🙂
amor, ch’a nullo amato amar perdona…
Se la buttate sull’amore…chance finite!