The Sbroc(k)s on the Rocks on the Roads again

Con un comunicato firmato dal suo portavoce, Jomo Gbomo, il Mend ha fatto sapere che il rilascio di Henry Okah è un passo in avanti verso la pace nella regione petrolifera del delta del Niger. Nel comunicato i militanti si scusano “per ogni eventuale perdita civile che potrebbe essersi verificata nell’attacco di domenica a Lagos”.
Nel comunicato che pubblichiamo integralmente il Movimento per l’emancipazione del delta del Niger (Mend) tramite il suo portavoce “ è grato a Dio perchè le accuse contro Henry Okah sono state finalmente eliminate. Ora egli sarà in grado di curarsi, trascorrere del tempo con la sua famiglia e di rilanciare la sua attività.
Ci auguriamo che le centinaia di altre donne e uomini che languono in carcere per la questione del delta del Niger saranno presto liberati.
Per coloro che sono stati uccisi senza processo da esercito e polizia, noi preghiamo per le loro anime.
Il Mend ritiene questo rilascio come un vero e proprio passo in avanti verso la pace e la prosperità se Nigeria è aperta a colloqui franchi e ad affrontare sinceramente alla radice la questione una volta per tutte.
Alcuni giornali hanno dato speculato sulle cifre e sul numero di attaccanti e di barche utilizzate per l’attacco ad Atlas Cove di domenica, 12 luglio.
La verità è che sono state utilizzate solo due imbarcazioni con un totale di diciotto (18) ben armati ed esperti commandos.
La resistenza navale è stata più debole del previsto, perché dopo i primi colpi che sono stati sparati da loro, abbiamo risposto con le mitragliatrici pesanti e questo li ha fatti fuggire.
Ci scusiamo per ogni eventuale perdita civile, che potrebbe essersi verificata nell’attacco”.
Il comunicato è firmato da Jomo Gbomo e pubblicato integralmente da SaharaReporters