Il leader del Movimento per l’emancipazione del delta del Niger (Mend), Henry Okah, sotto processo per traffico di armi e tradimento, ha accettato l’offerta di amnistia fatta dal governo, lo ha confermato oggi il suo avvocato, Femi Falana. La conferma del governo nigeriano arriva da L’Aquila
Falana ha detto oggi che non sa quando il leader dei ribelli sarà rilasciato e ha precisato che “questo dipende da ciò che il governo decide”, ma ha espresso fiducia nel fatto che “succederà molto presto”.
“Henry Okah ha accettato l’amnistia incondizionata offerta dal Presidente Yar’Adua,” ha dichiarato l’avvocato e difensore dei diritti umani alla AFP.
” Okah è preoccupato per il deterioramento del suo stato di salute in carcere e vuole essere al più presto liberato”.
Falana ha detto che il suo cliente “non ha ancora firmato alcun documento formale per la sua accettazione dell’offerta di amnistia ma sono in corso i colloqui tra i funzionari del governo e i suoi avvocati sui dettagli della sua liberazione”.
Un altro dei legali di Okah, Wilson Ajuwa, ha fatto lo stesso annuncio, senza chiarire se questo passo vincoli anche il Mend che nei giorni scorsi ha continuato ad attaccare gli impianti delle compagnie straniere nel delta del Niger. Il governo “gli ha offerto l’amnistia ieri e Okah l’ha accettata”, ha spiegato l’avvocato, aggiungendo che “stiamo per raggiungere l’accordo. Spero che tutto sia risolto la prossima settimana”.
La conferma arriva da L’Aquila, dove Olusegun Adeniyi, portavoce del presidente nigeriano Umaru Yar’Adua – ai margini dei lavori del G8 – ha detto che il capo ribelle ha accettato l’amnistia offerta dal governo di Abuja. “Il presidente è rimasto molto contento dall’apprendere che Okah ha accettato l’offerta i amnistia”, ha riferito Adeniyi, “tornerà in libertà non appena saranno sbrigate le formalità del caso”.
Al momento non ci sono reazioni ufficiali alla notizia della possibile liberazione del loro leader da parte dei militanti del Mend.
La liberazione di Henry Okah era la precondizione posta dal movimento per l’inizio di “qualsiasi” trattativa per portare la pace nella tormentata regione ricca di petrolio.
Molto probabilmente l’annuncio di oggi fermerà gli attacchi del Mend alle compagnie petrolifere e si attenderà la liberazione di Okah per “verificare” la reale volontà del governo di avviare una vera trattativa di pace nella regione sulle base delle richieste del movimento.
Potrebbe essere il primo piccolo passo vero la soluzione di un conflitto nato dalla “tragedia umana” della popolazione del delta del Niger colpevole di vivere nella regione più ricca di risorse del paese e privata di tutto quello che serve per vivere.
si, si, aggiornace che stamo in ansia!
Poveracci!! Come si vede che..non seguite.
La prima dichiarazione del Mend dopo l’ultimo articolo(..ero in Toscana, quindi non ho aggiornato):in una e-mail , Jomo Gbomo, portavoce del movimento, ha approvato la decisione presa da Okah, date le sue pessime condizioni di salute, ma ha precisato che “la sua liberazione non può essere inserita nel contesto dell’amnistia offerta ai combattenti” dal momento che Okah non ha armi da consegnare.
‘nfatti ieri (venerdì) hanno attaccato n’oleodotto appena riparato dalla Chevron…stasera se riesco vi aggiorno…. ‘gnavi.
la chiudemo! 😉
e mo’ che ce famo co sta home!?!?!?
aho’, fusse che fusse la volta bbona!