Nigeria – Il Mend ha detto oggi che ha fatto esplodere un impianto della Chevron. Sequestrati 6 stranieri a bordo di una nave cisterna:“Hanno ignorato il nostro monito di tenersi alla larga dalle acque del Delta del Niger”

lunedì 6 luglio 2009 → 19:36 in Nigeria

chevronIl collettore strategico Okan, che trasporta circa l’80% del petrolio estratto dalle piattaforme offshore della compagnia Chevron, è stato distrutto alle 20.45 di Domenica 5 Giugno 2009 dall´uragano Mosè nel Delta State”. I sei membri dell’equipaggio della nave Siehem Peace, tre russi due filippini e un indiano, “sono stati catturati domenica a circa 20 miglia nautiche da Escravos e verranno tenuti in custodia fino a nuovo avviso”.
mend-donnaIn una dichiarazione via e-mail a Thetimesofnigeria.com, il Mend ha detto che l’attacco alla Chevron è una ritorsione per il rapimento del capo tradizionale di una delle comunità (Isaac Thikan) e la mancanza di sincerità da parte del governo federale per la liberazione del suo leader, Henry Okah.
“Il collettore strategico Okan, che trasporta circa l’80% del petrolio estratto dalle piattaforme offshore della compagnia Chevron, è stato distrutto alle 20.45 di Domenica 5 Giugno 2009 dall´uragano Mosè nel Delta State”.
“Poichè il governo nigeriano e i militari della JTF hanno scelto di effettuare sequestri e incendi dolosi contro le comunità e gli individui innocenti, Mosè lotterà per loro”.
“Noi chiediamo che il “monarca” rapito, che è ancora detenuto illegalmente dalla JTF, venga liberato immediatamente, o affidato a un tribunale competente di diritto”.
“Il governo dovrebbe mostrare la sua integrità e sincerità nei confronti della detenzione di Henry Okah in questo periodo di grave malattia”.
“Il Mend ha la più alta stima per i suoi anziani, tra cui Capo Clark, ma la lotta è ora a livello regionale dove ogni tribù della regione è una delle parti in causa. Ci appelliamo al Capo Clark a non prendere la questione sul piano personale, perché non è con lui che abbiamo problemi.
“La nostra forza combattente è stata potenziata da volontari costituiti da uomini e donne di tutte le tribù e oltre.
“È molto incoraggiante vedere che la gente abbandona lo status quo e noi chiediamo a ogni abitante del delta del Niger di fare un sacrificio per andare verso la terra promessa”. Ha concluso la dichiarazione firmata dal portavoce Jomo Gbomo.

Sempre oggi il Movimento per l’emancipazione del Delta del Niger (Mend) ha rivendicato il sequestro dei sei membri dell’equipaggio di una nave cisterna. Si tratta di tre cittadini russi, il capitano Yuriy Shastim; il capo ingegnere Vasvi Bondarkov e l’ingegnere Viktor Koshevoy; due filippini, Arivando Galima e Tavares Rouirgo e un indiano, Cadet Banjit Singh Dhindsa.
«Avendo ignorando il nostro monito di tenersi alla larga dalle acque del Delta del Niger, sei membri dell’equipaggio della nave Siehem Peace sono stati catturati domenica a circa 20 miglia nautiche da Escravos e verranno tenuti in custodia fino a nuovo avviso», si legge nella nota.
“Il loro arresto deve servire come un avvertimento per tutti gli altri, vi sono problemi che devono essere risolti con il governo nigeriano prima che sia possibile tornare la normalità”
Il Mend ha anche avvertito che “la prossima nave cisterna che verrà intercettata non sarà così fortunata e sarà data alle fiamme dopo l’evacuazione dell’equipaggio”.

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