Un video di soldati nigeriani che uccidono due fratelli disarmati nel delta del Niger. Il Mend condanna le esecuzioni definendole “crimini di guerra” e richiede un’inchiesta internazionale.
Proseguono gli attacchi del gruppo ribelle agli impianti petroliferi.
Lunedì la Chevron aveva confermato danni all’oleodotto Makaraba-Utonana-Abiteye e un incendio all’impianto Makaraba Jacket 5 nello Stato del Delta. Ieri i militanti hanno colpito la stazione di Abiteye sempre gestita dalla Chevron, “provocando un altro problema ai sistemi sfociato in un vasto incendio che sta consumando l’intero impianto”, dice un comunicato del Mend. Non è stata possibile per il momento una verifica indipendente in assenza di comunicati della compagnia.
Un filmato pubblicato da diversi siti internet di giornali Nigeriani, in cui soldati della JTF uccidono sommariamente due fratelli, sta mettendo fortemente in imbarazzo il governo nigeriano. Il portavoce della JTF Abubakar ha parlato di “trovata propagandistica del Mend” e di “montatura”. Diverso l’atteggiamento del Ministro degli Esteri Ojo Maduekwe che oggi a Washington per manifestazione internazionale ha dichiarato che il “governo nigeriano sta indagando sulle esecuzioni sommarie ed extragiudiziali nel Delta del Niger”. “”Noi non tolleriamo violazioni dei diritti umani. Noi indagheremo su questo video e se sono stati commessi dei crimini i responsabili saranno puniti “.
Nel video pubblicato su Youtube – secondo quanto riferisce TheTimesofNigeria.com – si vede un uomo giovane disteso sul pontile vicino una vedetta della marina e accanto al corpo senza vita di suo fratello. L’uomo invoca per la sua vita, mentre circa 20 soldati nigeriani sono intorno a lui e gli fanno domande.
Uno dei soldati chiede in inglese “guardare la fotocamera?” Un altro soldato chiede: “Chi siete?” Poi si vede che il ragazzo impaurito sta toccando il corpo senza vita di suo fratello con la mano destra.
Il soldato nigeriano ripete l’ordine “Chi sei?”
L’uomo risponde “Boma”
“Da dove vieni ?” Chiede il soldato
“Bonny” risponde l’uomo. Poi il soldato gli spara alla testa e l’uomo muore all’istante.
Nella sua reazione, il Movimento per l’emancipazione del Delta del Niger (Mend) chiede che alla Corte internazionale di giustizia, ad Amnesty International e a Human Rights Watch, di condurre una inchiesta giudiziaria su questo “crimine di guerra”.
In una petizione inviata alle organizzazioni, all’ex presidente americano Jimmy Carter, al Senatore americano Russ Feingold, il Mend , ha dichiarato:
“Avete visto il nastro di un omicidio extra giudiziario di due fratelli, di recente, nel delta del Niger. Questa pratica è coperta con l’impunità e viene negata dal governo e dall’esercito nigeriano.
“Non passa giorno senza che un incidente come quello che avete visto nel video. Le distruzione di proprietà e il bombardamento indiscriminato di civili da parte delle folli formazioni militare può essere lasciato alla vostra immaginazione.
“E in mezzo a queste brutalità che le major del petrolio svolgono le loro attività. Questa è la vera definizione “sangue del petrolio”, che il mondo deve condannare.
“Ci appelliamo alle Nazioni Unite e alla comunità internazionale per indagare su questo crimine di guerra e per consegnare i responsabili alla giustizia.
“Noi vogliamo una commissione internazionale guidata dalle Nazioni Unite per condurre un’indagine sui crimini di guerra contro il nostro popolo da parte dello Stato nigeriano”. La dichiarazione è stata firmata da Jomo Gbomo.
Ti ringrazio per i complimenti. Per quanto riguarda il video, ho sbagliato io, ha ragione Fabrizio, il gestore del sito che mi ospita, sarebbe stato sufficiente mettere il link per Youtube, così ciascuno era libero di scegliere se vederlo oppure no.
Grazie di nuovo.
Grazie infinite..
lo ascolterò con attenzione..
rinnovo i complimenti per l’ottimo lavoro di copertura che svolge su temi manipolati dall’informazione tradizionale..
Capisco le ragioni di chi pensa che il video sia “troppo”. Tuttavia in certe circostanze anche questo serve per sensibilizzare le coscienze, non parlo ovviamente di chi già ce l’ha sensibili. A volte immagini troppo crude scuotono torpori.
Comunque per rispondere ad Andrea, il secondo audio lo trovi qui intanto:
http://www.annalisamelandri.it/dblog/articolo.asp?articolo=931
Visto il video , quasi per caso su you tube, raccapricciante…
Non avevo mai visto un omicidio in diretta, sconvolgente ..davvero…
Signor Dominici ho ascoltato ( e molto apprezzato) il suo primo intervento a radio onda rossa ( dal sito di Annalisa Melandri); da dove posso prendere il successivo..?
La ringrazio, stimo molto il suo lavoro e il suo modo di fare giornalismo
saluti e grazie dell’attenzione
Il video completo non l’ho visto neanche io, mi sono bastai pochi secondi. Ribadisco comunque il mio punto di vista, quel video non serve, non risveglia le coscienze perché chi ne ha una capisce il dolore anche senza vederlo.
non ho visto il video dell’uccisione, e non l’avrei visto comunque, ma concordo con l’amministratore. Si all’informazione, specie se alternativa ai canali ufficiali. No alle scene raccrapiccianti a tutela dei diritti di chi ha subito la violenza, anche perchè potrebbe essere cosa non gradita… dai suoi parenti e comunque non piace neache a noi, credo.
il video l’ho tolto io, non mi piace e credo non ce ne sia bisogno.
P.S. Se lo rimetti lo ritolgo 🙂
Caro Edo che iniziative possiamo intraprendere da qui? Possiamo creare un gruppo di sostegno ai civili del Delta? So che domattina ci sarà la seconda puntata della trasmissione sulla Nigeria a Radio Onda Rossa, mi rispondi a queste domande?
Un abbraccio.