REPORT- Rai Tre. Nella puntata di domenica 7 giugno un’inchiesta sull’estrazione del petrolio in Nigeria

venerdì 5 giugno 2009 → 22:12 in Nigeria

La puntata di Report si occupa del “gas flaring” una pratica vietata in Nigeria e in quasi tutto il mondo e contrastata dalle Nazioni Unite perchè altamente inquinante.
nigeria-gas-flare-notteVedi la puntata di Report: “La ricaduta”

Con oltre 150 milioni di abitanti la Nigeria è il più grande Stato africano. E’ anche l’ottavo produttore di petrolio nel mondo. Tutto il petrolio si estrae nella regione del delta del Niger, che comprende 9 dei 36 Stati della Repubblica Federale della Nigeria, qui abitano 20 milioni di persone, le più povere dei Paese.
Le continue tensioni delle popolazioni del delta del Niger hanno cause antiche e ragioni “moderne”.
I venti milioni di abitanti della regione, che comprende nove dei trentasei Stati che compongono la Repubblica Federale della Nigeria vivevano di pesca e di agricoltura e attingevano l’acqua dalle molte falde locali e dai mille rigagnoli di cui si compone la regione del delta del fiume Niger.
gasflareDal 1958, quando la Shell ha scavato ed attivato il primo pozzo, quella enorme ricchezza chiamata “oro nero”, per le popolazioni del Delta è stata una vera e propria maledizione. Da allora, tutta la regione del delta del Niger, un tempo ricchissima di pesce e di coltivazioni agricole, e’ stata appaltata alle attività di estrazione e ricerca di petrolio delle multinazionali straniere, dalla Shell all’Agip.
Uno degli aspetti più controversi del processo di estrazione è il ”gas flaring”, il gas che fuoriesce dai giacimenti di petrolio e che viene bruciato dalle compagnie a cielo aperto, perchè sarebbe troppo costoso riutilizzarlo o riiniettarlo nei pozzi.
gas-flareUna pratica vietata in Nigeria e in quasi tutto il mondo, contrastata dalle Nazioni Unite perchè altamente inquinante. Questa pratica ha fatto di quei nove Stati Federali che compongono la regione del delta ( Abia, Akwa Ibom, Bayelsa, Cross River, Delta, Edo, Imo, Ondo e Rivers) e che insieme sono grandi quanto la Scozia, il primo inquinatore al mondo di CO2 da gas-flaring.
Ma nonostante i divieti e le sentenze della Corte Federale Nigeriana, la pratica del gas flaring ancora oggi viene adottata anche perchè l’entità delle multe che dovrebbero dissuadere le grandi aziende è risibile.
gas-flaringReport, che dedica parte della puntata ad approfondire il problema, si pone diverse domande e trae alcune conclusioni.
Alla fine anche i governanti africani sembrano tollerare e chiudere un occhio.
Allora di chi è la responsabilità di un inquinamento che ha devastato il delicato ecosistema fluviale, distrutto la pesca e reso imbevibile l’acqua?
E lo sfruttamento delle risorse alle spalle della popolazione locale?
gas-flareNegli anni la tensione è degenerata in una vera e propria guerra.
A confrontarsi i guerriglieri, l’esercito nigeriano e le polizie private che proteggono le strutture e i cantieri delle multinazionali.

Per chi ha seguito le vicende di quella tormentata regione una puntata da non perdere.

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