Continua l’offensiva della JTF contro i campi dei ribelli nel delta del Niger. Uccisi sette militanti nel Delta State e due nel Rivers. Il Presidente rinnova l’offerta di amnistia. Un comandante ribelle del Rivers “Mentre il Presidente ci offre l’amnistia, l’esercito ci attacca senza provocazione”. Il Mend – Rilasciate Henry Okah e inizieremo subito la trattativa.
Continua l’offensiva della JTF contro i campi dei militanti del delta del Niger, è di oggi la notizia dell’uccisione di sette militanti a bordo di un battello intercettato da unità navali, mentre due diversi attacchi sono stati portati dalla JTF ad un gruppo di militanti nel Rivers State.
Intanto in un messaggio televisivo alla Nazione, in occasione del secondo anniversario della sua elezione, il Presidente Yar’Adua ha rinnovato l’offerta, che aveva già fatto il mese scorso, di amnistia per i militanti del delta.
“La nostra offerta di amnistia per i militanti della regione che deporranno le armi rimane sul tavolo” ha detto il Presidente.
“Il presidente dice che vuole concederci un’amnistia- ha dichiarato un comandante militante, “Marvin”, con il campo a Elem Minama nel Rivers State- e intanto l’esercito ci sta attaccando senza provocazione, due dei miei uomini sono stati uccisi.” “”Non stanno rispettando il Presidente. Stanno facendo il contrario di quello che lui dice,” ha detto il comandante.
In un comunicato alle principali agenzie di stampa il Mend ha dichiarato: “”La recente rinnovata offerta di amnistia dal governo nigeriano è stata respinta da parte del Movimento per l’emancipazione del delta del Niger (Mend) perché è ambigua, dittatoriale, e non ha basi credibili. “Il Mend può prendere in considerazione solo un’amnistia che è ben definita, e che abbia il consenso e il coinvolgimento dei combattenti, in un quadro di negoziazione complessivo sui problemi della regione e su questioni come federalismo fiscale e che veda il coinvolgimento di mediatori internazionali. Ultima cosa ma non meno importante, sperimentiamo l’amnistia con Henry Okah e il resto di noi crederà che è un’offerta seria”.
“La preoccupazione per l’amministrazione Yar’Adua in questo momento dovrebbe essere quella di fornire soccorso alle centinaia di sfollati civili e compensare coloro le cui case e i cui mezzi di sussistenza sono stati distrutti dai bombardamenti indiscriminati di un mal addestrata e rabbiosa JTF”. La dichiarazione è stata firmata dal portavoce del gruppo, Jomo Gbomo.
Oggi il governo degli Stati Uniti è stato costretto a negare, attraverso la propria ambasciata in Nigeria, le accuse che il paese “sta cercando di destabilizzare la Nigeria”, accusa rilanciata dai più importanti giornali degli Stati dell’Africa occidentale.