La JTF continua l’offensiva e smentisce di aver colpito civili e distrutto case. Saharareportes pubblica foto e video delle deserte e distrutte comunità del Gbaramatu Kingdom. La Conferenza Episcopale si muove per “sostenere le popolazioni del Delta del Niger che stanno pagando il prezzo più alto a causa della vasta offensiva militare lanciata nelle scorse settimane”.
Il colonnello Rabe Abubakar,portavoce della Joint Task Force (JTF) ha dichiarato che Martedì un’altra delle basi del leader dei militanti Tompolo, vicino a Warri è stato distrutta.
Il portavoce dell’esercito ha anche smentito le accuse secondo cui la JTF ha ucciso civili e distrutto e bruciato case. “Abbiamo sfidato Obodo Bello (il Presidente del Federated Niger Delta Ijaw Communities (FNDIC) e i suoi amici del Mend a dimostrare quello che dicono”.
A smentire le dichiarazioni del portavoce dell’esercito arrivano le foto e il video pubblicati in esclusiva da Saharareporters, che documentano “ le bugie della JTF”.
Il video pubblicato in esclusiva da Saharareporters
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Un’altra conferma indiretta di qual è stato in questi giorni il reale comportamento della JTF nel Delta del Niger arriva dal Vaticano. La Radio Vaticana ha comunicato oggi che “La Commissione episcopale nigeriana (Cbcn) ha creato un fondo speciale per sostenere le popolazioni del Delta del Niger, nel sud della Nigeria. Si intende così dare un aiuto ai civili che stanno pagando il prezzo più alto a causa della vasta offensiva militare lanciata nelle scorse settimane nella ricca regione petrolifera del Paese africana. Parlando con l’agenzia di stampa ufficiale ‘Nan’, mons. Felix Alaba Adeosin Job, arcivescovo della diocesi di Ibadan e presidente della Conferenza episcopale, ha fatto sapere di aver inviato una lettera a tutte le diocesi e arcidiocesi dello Stato chiedendo di raccogliere i fondi delle offerte di domenica scorsa e di far confluire il denaro all’Ufficio per lo sviluppo e la pace del segretariato cattolico. La somma – fa sapere l’arcivescovo – sarà utilizzata per acquistare materiale di prima necessità, inclusi alimenti e abiti, da inviare alla popolazione delle zone colpite dalla crisi armata. Fondi speciali – rende noto l’agenzia Misna – verranno inoltre stanziati per gli sfollati e per gli orfani o le vedove che il conflitto rischia, immancabilmente, di provocare. “Sappiamo delle tensioni che ci sono nel Delta del Niger – ha detto l’arcivescovo – e non vogliamo entrare nel merito della questione”. “Vogliamo assistere i nostri fratelli e le nostre sorelle che in questo difficile momento hanno bisogno di tutto l’aiuto possibile”.
Chi è Henry Okah,
Io non ho notizia di attacchi recenti della JTF alle comunità Ijaw del Rivers State, l’ultimo riferimento che ho io che riguarda la zona di Andoni è relativa al 31 Agosto 2008 (l’articolo, ma c’è poco, lo trovi nell’archivio Nigeria) quando il Mend attaccò per rappresaglia la JTF in tre Stati del delta (29 soldati morti) e per l’appunto l’attacco nel Rivers è stato effettuato alla confluenza dei fiumi Bonny e Andoni, null’altro.
Meno recenti ci sono gli scontri con gli Ogoni ma è roba vecchia di 10 anni.
Per la domanda d’asilo il MdE ha sempre mantenuto un atteggiamento pilatesco, da un lato ha invitato più volte le aziende italiane (in primis l’ENI) a non inviare personale in zona perchè è “pericolosa”, ma non riconosce che ci sia una guerra in corso.
Casomai contattami per mail per verificare se ti posso essere utile in qualche modo, lo puoi fare in “contatta l’autore” o tramite ASud (www.asud.net), l’associazione di cui faccio parte.
Salve, sto cercando materiale su un attacco della Joint Task Force nelle comunità del Rivers State, in particolare nella cittadina di Andoni, contro un’azione dell’Ijaw Youth Council.
Voi avete qualcosa al riguardo? Motivo: domanda d’asilo
Pietro Gatti, associazione CIAC Parma