Nuovo attacco nel Delta del Niger

lunedì 13 aprile 2009 → 23:48 in Nigeria

Attaccata una postazione della marina nigeriana che difende una piattaforma della Shell nello stato di Bayelsa, ucciso un ufficiale della JTF (tre dicono i militanti, e altri quattro sono stati rapiti). Il Mend: non siamo stati noi, ma li conosciamo e interverremo per far rilasciare gli ostaggi. Chiuso l’oleodotto Tran-Nigerian della Shell a Bomu, a causa di un incendio per cause sconosciute. Nessuna notizia dell’italiano rapito nello stato di Ebony.
Militanti del DeltaUn gruppo di uomini armati hanno attaccato lunedì il personale della marina nigeriana che proteggeva un impianto della Royal Dutch Shell nel delta del Niger, uccidendo un marine e rubando quattro motoscafi di proprietà della compagnia petrolifera.

L’attacco alla piattaforma a Nembe nello Stato di Bayelsa, secondo quanto dichiarato alla Reuters dal portavoce militare colonnello Rabe Abubakar è apparentemente una ritorsione per l’affondamento di quattro barche di militanti durante il fine settimana da parte della Marina militare nigeriana.

Il portavoce della Shell Precious Okolobo ha dichiarato chenon vi è stato alcun danno alle strutture petrolifere o un qualsiasi impatto sulla produzione, ma ha anche aggiunto che non può fornire ulteriori dettagli delle informazioni avute dalle forze di sicurezza.

“L’attacco – sempre stando alle dichiarazioni rilasciate alla Reuters da Abubakar- sarebbe stato condotto congiuntamente da Kitikata e Dagogo Fara ( due leader dei militanti del delta)”.
“Purtroppo per difendere la struttura un ufficiale di marina è stato ucciso, due hanno subito lievi ferite e quattro imbarcazioni della Shell sono state rubate dai ribelli”.

Il principale gruppo di militanti nella regione, il Movimento per l’emancipazione del delta del Niger (Mend), ha fatto sapere di non essere coinvolto nell’attacco, ma ha affermato che la marina aveva aperto il fuoco su alcuni giovani che poi si sono raggruppati e hanno attaccato la postazione militare.

Il Mend ha detto che tre uomini della marina sono stati uccisi e quattro sono stati rapiti oltre a due barche che sono state catturate. Nel comunicato il Movimento ha fatto sapere che interverrà per favorire il rilascio dei quattro marinai rapiti.

L’instabilità nella zona del Delta ha ridotto notevolmente la produzione di petrolio in Nigeria, il ministro delle finanze Muhtar Mansur, ha detto il mese scorso che la produzione di petrolio quest’anno è stata in media di circa 1,6 milioni di barili al giorno, quasi la metà della capacità estrattiva del paese che è di circa 3 milioni di bpg (barili/petrolio/giorno), e lontana dai 2.6 milioni bpg estratti nel 2006.

Intanto la Shell domenica ha fatto sapere di aver chiuso le stazioni che alimentano il suo oleodotto Trans-Niger nella Nigeria meridionale in via precauzionale dopo un incendio nel collettore di Bomu. “Abbiamo chiuso tutte le stazioni che alimentano l’oleodotto. E’ un lungo tratto di oleodotto che trasporta la produzione dalla (joint venture nigeriana della Shell) Spdc e da parti terze”, ha detto il portavoce della Shell Precious Okolobo alla Reuters.
Il portavoce non è stato in grado di confermare se la produzione sia rimasta interessata. Non si conoscono le cause dell’incendio.
Il confronto diretto dei militanti con i militari è stato relativamente raro in questi ultimi mesi.
Il Presidente Umaru Yar’Adua aveva detto 10 giorni fa che era pronto a concedere l’amnistia ai militanti del delta del Niger che hanno deciso di deporre le armi, ma contemporaneamente aveva anche detto che avrebbe riunito i responsabili della sicurezza prima di elaborare “nuove regole d’ingaggio” per la regione.

Continua dunque lo scontro all’interno del “potere” nigeriano, tra le forze di sicurezza e dell’esercito nigeriano con molti favorevoli alla repressione e ad una opzione militare nei confronti dei militanti che vengono ritenuti semplici criminali e un nutrito gruppo di politici che sono a favore della negoziazione, vedendo un certo grado di legittimità nelle richieste dei gruppi ribelli.

Abubakar intanto ha avvertito “i gruppi armati” che gli attacchi alle postazioni militari avranno un’opportuna risposta ma invita i gruppi ribelli ad accettare il “ramo d’olivo” consegnato loro dal governo.

Il Mend ha nuovamente respinto l’offerta di amnistia di Yar’Adua ribadendo che in realtà l’esercito si prepara ad attaccare i militanti del Delta e che la vera pace si può fare solo con la garanzia dell’ONU e di mediatori internazionali.
Intanto il processo segreto ad Henry Okah, il leader del Mend in carcere senza processo da settembre del 2007, è stato nuovamente assegnato a Jos, dopo che un giudice della stessa corte aveva rinunciato al caso. La nuova udienza è fissata per il 30 aprile.
Tutti i gruppi militanti e le personalità politiche del Delta del Niger hanno fatto sapere che non ci potrà essere una trattativa di pace senza la liberazione di Okah.

4 commenti a “Nuovo attacco nel Delta del Niger”

edu scrive:

Ho solo aggiornato la notizia…. n’sai legge ?

sirlad scrive:

Edo ma quando ti rispondi chiamati odE, così sembra proprio che stai allo specchio..!!

Edo scrive:

Smentita la tesi della fuga dell’ostaggio lasciata trapelare all’inizio e ritrasmessa da tutte le agenzie di stampa. “Non sono scappato, mi hanno rilasciato i sequestratori”.“Lì hanno bisogno di me”, ha detto all’Ansa il falegname bergamasco al rientro in Italia dopo otto giorni nelle mani di un gruppo di banditi, che l’hanno rilasciato mercoledì. E’ stato lo stesso Canova a rivelare di essere stato liberato al magistrato della Procura di Roma che indaga sul sequestro, prima tappa dopo l’atterraggio nella capitale. In un primo tempo si era parlato di una sua fuga approfittando della disattenzione dei carcerieri. Dagli ambienti giudiziari non è trapelato nulla sull’eventuale pagamento di un riscatto.

Edo scrive:

Il ministero degli Esteri ha confermato oggi che il lavoratore italiano rapito in Nigeria lo scorso 6 aprile è stato rilasciato.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

  • RSS A SUD

  • Porta Metronia Tags