Nel 1999 a dicembre al San Nicola, Bari – Inter 2-1. Per il Bari i gol, bellissimi, vengono segnati da due ragazzi della “primavera”, Antonio Cassano (17 anni) e Hugo Enyinnaya (18 anni), poi….
Nel 1999 arrivò al Bari, per circa 200 milioni di lire un ragazzo nigeriano di 18 anni (è nato l’8 maggio 1981) acquistato da una squadra belga, dopo aver favorevolmente impressionato il D.S. del Bari Carlo Regalia che lo notò in una partita di coppa contro l’Anderlecht. Enyinnaya, già nel gruppo della under 20 Nigeriana, venne inizialmente schierato con la formazione primavera insieme a Cassano e fece una apparizione in serie A il 17 ottobre contro il Torino. La sua grande occasione arrivò il 18 dicembre 1999 quando per l’infortunio dei due attaccanti titolari Osmanovski e Masinga fu schierato titolare nella partita contro l’Inter in coppia con il suo amico della primavera Antonio Cassano. Enyinnaya segnò dopo soli dieci minuti uno spettacolare gol da 30 metri che portò in vantaggio il Bari, prima che Cassano firmasse nel finale un gol capolavoro che portò i pugliesi a vincere con l’Inter per 2-1.
Bari-Inter 2-1 Enyinnaya , Gol ed esultanza incredibile
Bari-Inter 2-1 Cassano, Gol bellissimo
Mentre Cassano divenne presto titolare inamovibile di quel Bari, Enyinnaya anche a causa di vari infortuni giocò pochissimo segnando comunque un altro gol contro il Venezia. L’anno seguente Antonio Cassano esplose definitivamente come uno dei migliori giovani talenti italiani, mentre Enyinnaya passava da un infortunio all’altro senza segnare nemmeno un gol e senza riuscire ad evitare la retrocessione in serie B. L’anno dopo in serie B ha collezionato solo 9 presenze e un gol contro il Palermo. Nel 2003 passò in prestito al Livorno, sempre in serie B, dove segnò solo 2 gol in diciassette presenze. Nel 2004, ancora in prestito in C1 con il Foggia, ma anche stavolta i risultati non furono soddisfacenti tanto che a fine stagione il Bari non gli rinnovò il contratto lasciandolo disoccupato.
Va in Polonia chiamato da Marek Kozminski (ex Udinese) al Gornik Zabrze, in prima divisione polacca. Dopo sole tre presenze in un anno si trasferisce in seconda divisione, prima al Lechia Zielona Gòra e poi all’Odra Opole, dal quale si svincola il 28 maggio 2008.
Quando sono andato mi ero detto ‘beh, in Polonia vado a giocare in serie A, pagheranno lo stesso come in Italia’- ha dichiarato il ventottenne nigeriano. Il Gornik Zabrze nella persona di Marek Kozminski (ex giocatore dell’Udinese, ndr) si accordò con il mio agente Silvano Martina e mandarono il contratto tutto scritto in polacco, che ovviamente non conoscevo. Ho firmato per due anni senza leggere, ero giovane e avevo 20 anni. Mi sono fidato. Tante volte è meglio avere una guida che aiuta. Ora sono cambiato e so cosa c’era scritto, non c’erano lire nel contratto, che conservo ancora in Nigeria”.
E sei entrato nel vortice – gli chiede un giornalista.
“Quando sono andato là, avevo accettato perchè avevamo parlato di 10mila euro ogni mese. Dopo il ritiro in Polonia la prima stagione, loro hanno pagato i miei compagni e allora sono andato a chiedere i miei soldi perchè avevo fame e dovevo sfamare anche la mia famiglia. Kozminski mi disse che dovevano aspettare lo sponsor e io risposi che in Italia ero abituato diversamente e che il presidente aveva sempre pagato gli emolumenti ai giocatori e a tutto lo staff. Lui non mi ha pagato dopo due mesi e allora ho giocato tre partite, ho detto basta”.
A quel punto sei finito nelle serie inferiori polacche- chiedono al giocatore. Non hai pensato che potesse essere peggio? Perchè non sei andato via da lì?
“Ci ho provato, volevo tornare in Italia, ho chiamato un sacco di gente e di società, ma mi è stato sempre risposto che ero extracomunitario e che non potevo giocare in serie C1 e in C2. Io ci sono rimasto male, perchè nessuno mi ha spiegato questa cosa quando mi hanno trovato la squadra in Polonia.
Nel Gennaio di quest’anno 2009, Enynnaya è tornato in Italia: sfumato l’accordo con il Boville Ernica, firma per l’Anziolavinio, squadra che milita nel campionato di Eccellenza.
“Io l’unica cosa che volevo era giocare. Mi sono detto, scendo in basso, gioco e perlomeno mi danno qualcosa per mangiare. Se sei alla Juventus e lì non ti pagano, meglio venire all’Anziolavinio per giocare e per essere pagato. Non ti pare? Io c’ho la famiglia, avevo una certa notorietà per aver giocato nella serie A italiana. Ho messo da parte quella notorietà per andare a giocare giù di categoria, perchè quello che m’interessava era prendere quei 3mila-4mila euro che potevano mantenere me e i miei cari. Non me ne fregava nulla dei 10 mila dall’altra parte, tanto non li avevo mai visti. Ho fatto altri tre anni e poi basta, perchè pure in serie B polacca facevano la stessa cosa: stavo cinque mesi e poi non mi pagavano più. Ho messo in mezzo anche l’avvocato per farmi dare i soldi dal Gornik Zabrze per due anni, ho perso tutto”.
E Cassano ? In qualche giornale in passato hanno scritto che io e Cassano abbiamo avuto due percorsi distinti, ma io voglio che la gente non ricordi il mio passato e quel gol all’Inter. La gente preferirei dimenticasse perchè io non voglio ricordare più quei momenti. Ogni volta mi chiedono: ‘Hugo, come sta Cassano?’, come se io fossi rimasto quell’Enynnaya lì. Ora Cassano non c’è più, non lo sento, in questi anni ho affrontato situazioni che mi hanno segnato. La mia storia è distinta da quella di Cassano, tante volte leggendo i quotidiani ho letto qualche riferimento alle nostre storie. La strada è diversa, è andata così”.
N’tanto la Juve è annata…
lo stesso campo dove ha giocato il nostro capitano…
D’altra parte na volta n’c’erano i filmati, internet, prove certe. Andava tutto a memoria e pian piano diventava mitologia…e in quel campo c’javemo sempre sguazzato..figurate se n’se ricorda n’gol, anzi che nun parla de na tripletta.
..nun me pare proprio.
me pare de si o almeno lui la racconta così…
..e prima di uscire ha fatto un gol ?
uscì alla fine del primo tempo, infortunato, e noi vincemmo…
Sei sicuro ? Quella sera io e te giocammo tutta la partita, il pelato uscì quasi subito…o ricordo male ?
uno sicuramente lo fece…la sera dopo la famosa notte papik o papique dal momento che era spagnolo…
….ma nun me ricordo se è mai riuscito a fà n’gol….
…a vent’anni pure labbinda c’aveva i capelli!
Hai ragione. Anche se a vent’anni…..
Che dire, sicuramente un gran gol e forse avrebbe meritato una carriera diversa. Credo accada spesso e non solo nel calcio, il talento da solo non basta, ci vuole volontà, determinazione, carattere e anche un po’ di fortuna, caratteristiche che Hugo Enyinnaya evidentemente non aveva.