Nell’udienza di oggi gli avvocati hanno chiesto di spostare la sede del processo al leader del Mend. Ancora due navi attaccate da gruppi armati. Preoccupazione per la salute del Presidente Yar’Adua che da lunedì “andrà in vacanza” due settimane. Il Vice Presidente Goodluck Jonathan gestirà gli affari di stato.
Nell’udienza di oggi del processo contro Henry Okah, che si tenuta a Jos nella Nigeria centrale, gli avvocati hanno chiesto di spostare il processo nella regione petrolifera del Delta del Niger, dove la maggior parte dei reati di cui Okah è accusato sarebbero stati commessi.
Il processo per traffico d’armi e alto tradimento di Henry Okah, il presunto leader del Movimento per l’emancipazione del delta del Niger (Mend), viene seguito da vicino dai gruppi militanti della regione che ne richiedono l’immediato rilascio per avviare trattative di pace.
Il Mend, i cui attacchi a impianti petroliferi nel delta hanno ridotto la produzione di petrolio in Nigeria di più di un quinto nel corso degli ultimi tre anni, aveva detto all’inizio della settimana che terrà i due lavoratori del petrolio britannici rapiti più di quattro mesi fa, fino a quando Okah non verrà liberato.
“La divisione del tribunale federale di Jos non ha la giurisdizione e non è competente per portare avanti questo processo” ha detto Femi Falana, uno degli avvocati di Okah, dopo l’udienza in oggi.
“Se il processo dovesse continuare, dovrebbe essere trasferito”.
Il gruppo che cura la difesa di Okah ha dichiarato che il caso dovrebbe essere trattato da un tribunale dello stato di Bayelsa, uno dei tre principali Stati del Delta del Niger.
Il giudice ha accettato di esaminare la richiesta e il caso è stato rinviato al 13 febbraio.
Okah, che potrebbe affrontare la pena di morte in caso di condanna, ha negato ogni illecito. Il sua processo è stato più volte rinviato per discussioni giuridiche e gravi problemi di salute di un uomo di 43 anni.
Gli avvocati della difesa hanno affermato che Okah ha disperatamente bisogno di cure mediche per una grave malattia ai reni. Ma i pubblici ministeri dicono che si può andare avanti con il processo.
Arriva dunque l’ennesimo rinvio per il processo al leader del Mend (arrestato il 3 settembre 2007 a Luanda in Angola) che ad un anno dal suo inizio è ancora nella fase preliminare e rimane come una spada di Damocle sulle possibilità di pace per la martoriata regione del Delta in cui la tensione è tornata a salire.
E’ di oggi la notizia che un gruppo di uomini armati hanno attaccato due navi venerdì scorso.
La prima, la MV Ngoni, è stata sequestrata da dieci uomini armati a bordo di due barche veloci, secondo quanto dichiarato alla AFP (France Presse) da una fonte sicura che ha chiesto l’anonimato.
“L’attacco è avvenuto intorno alle 7.00 di mattina, dodici miglia dal terminale di carico del greggio di Bonny “, ha detto la fonte.
La medesima fonte ha anche dichiarato che nessuno è stato ferito o rapito.
La nave appartiene a una società che lavora in subappalto per la filiale nigeriana della ExxonMobil, la Mobil Producing Nigeria (NPP), ha detto la compagnia petrolifera americana in un comunicato.
ExxonMobil ha fatto sapere che la MV Ngoni non stava lavorando per la sua filiale al momento dell’attacco.
Un secondo assalto, effettuato contro una nave che si trovava a largo delle coste meridionali della Nigeria, è avvenuto a mezzogiorno, come ha dichiarato un portavoce della marina nigeriana, il tenente Olabisi Way. Il portavoce ha affermato che soldati nigeriani hanno tentato di respingere i militanti, imbarcati su tre motoscafi veloci, che hanno provato a sequestrare la nave della quale nome e proprietario non sono stati precisati. L’attacco è avvenuto dodici miglia nautiche a nord-ovest del bacino petrolifero di Amenam, a una trentina chilometri dalle coste della Nigeria e gestito dalla compagnia francese Total.
Già lunedì la MT Meredith, una nave cisterna che trasportava carburante diesel, è stata attaccata al largo della costa di Bonny da un gruppo di militanti affiliato al Mend che hanno anche rapito un marino rumeno che è stato rilasciato il giorno successivo.
L’attacco di venerdì è stato il nono attacco a una nave in acque al largo del Delta del Niger dall’inizio dell’anno.
In un momento così grave per la Nigeria riemergono i problemi sulla effettiva capacità fisica del Presidente nigeriano.
Con un comunicato (Reuters) il governo ha fatto sapere che il Presidente nigeriano Umaru Yar’Adua andrà in ferie per due settimane a partire dal prossimo lunedì durante questo periodo il Vice Presidente Goodluck Jonathan gestirà gli affari di stato
Yar’Adua, ha un grave problema renale cronico, e si è recato in Arabia Saudita per più di due settimane lo scorso agosto. Nelle dichiarazioni ufficiali si è parlato di un pellegrinaggio di un buon musulmano, ma diversi alti funzionari e un medico in Arabia Saudita hanno dichiarato che è stato operato durante il viaggio, sollevando grandi preoccupazioni per la sua salute.