Attaccata con la dinamite una petroliera nel Rivers State, rapito un rumeno. Il MEND: E’ stato un gruppo della zona a noi affiliato, l’ostaggio verrà rilasciato. Nel fine settimana un altro gruppo del Mend aveva attaccato una piattaforma della Shell. Kofi Annan: “Il risentimento verso l’industria del petrolio continuerà fino a quando la maggioranza dei nigeriani non potrà beneficiare delle ricchezze petrolifere del paese”
Le prime notizie dell’attacco, molto confuse, sono arrivate oggi dal portavoce della polizia dello Stato del Rivers, Rita Abbey, che ha dichiarato di attendere un rapporto dai funzionari locali poiché l’attacco sarebbe avvenuto nella zona di Bonny. Il portavoce della JTF, il colonnello Sagir Musa, contattato dalle agenzie ha dichiarato di non essere a conoscenza di quanto accaduto, ma che stava indagando. Successivamente fonti della sicurezza nigeriana hanno dichiarato che i militanti hanno attaccato una petroliera con la dinamite causando gravi danni ai motori della nave e hanno sequestrato un membro dell’equipaggio. La nave con un carico di diesel a bordo era in navigazione verso Port Harcourt. La BBC mercoledì ha detto che la MT Meredith è stata ritrovata alla deriva nel Rivers State con 4000 tonnellate di diesel a bordo, ma la nave è stata descritta come gravemente danneggiata.
Il Movimento per l’emancipazione del delta del Niger (Mend) ha comunicato oggi che l’attacco contro una petroliera al largo delle coste della Nigeria è stato condotto da un gruppo affiliato al Movimento che opera nella zona di Bonny .
Il Mend ha inoltre confermato che un membro d’equipaggio, che le forze di sicurezza hanno individuato come un rumeno, è stato rapito dalla nave, la MT Meredith.
“Questo ultimo attacco dovrebbe essere un chiaro messaggio alle compagnie petrolifere perché, anche con le quattro vedette della classe Mantra e con i due elicotteri Augusta acquistati recentemente dalla Marina Militare, l’unica cosa che può fermare gli attacchi è la giustizia”, ha detto il portavoce del Mend in una dichiarazione inviata via e-mail ai giornalisti.
L’acquisto delle imbarcazioni e degli elicotteri era stato molto pubblicizzato in settimana dalla stampa e dai militari nigeriani che hanno dichiarato che sarebbero stati molti efficaci nella lotta contro i militanti.
Il Movimento ribelle Nigeriano, attraverso il suo portavoce jomo Gbomo, ha anche detto di essere in contatto con il gruppo e si assicurerà che l’uomo rapito venga rilasciato in sicurezza il più presto possibile.
Intanto l’ex segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Annan, che è stato di recente in Nigeria, ha dichiarato che il risentimento verso l’industria del petrolio continuerà fino a quando la maggioranza dei nigeriani non potrà beneficiare delle ricchezze petrolifere del paese.
“L’esperienza dimostra che in un paese ricco di petrolio di questa ricchezza deve beneficiare più gente possibile. Se invece a beneficiare delle ricchezze è una minoranza a scapito della maggioranza, le tensioni possono essere disastrose.”
Già durante il fine settimana un altro gruppo affiliato al Mend aveva attaccato una petroliera e una nave addetta ai servizi della piattaforma di carico di greggio a Bonny gestita da Royal Dutch Shell prendendo in ostaggio otto membri dell’equipaggio, tutti nigeriani, poi rilasciati.
Con questo clima ci si avvicina all’ennesima udienza del processo al leader del Mend, Henry Okah, programmata a Jos, nella Nigeria centrale, il 23 Gennaio.
Il gruppo affiliato al Mend che ha effettuato ieri l’attacco alla MT Meredith ha rilasciato oggi il marinaio rumeno.