Nigeria: Oleodotto dell’Agip (ENI) fatto saltare in aria.

sabato 3 gennaio 2009 → 23:34 in Nigeria

Un oleodotto gestito dall’Agip è stato fatto saltare in aria ieri nella regione del Delta del Niger. L”Eni ha interrotto la produzione della flow-station. Dopo l’attacco del 26 Dicembre a Tebidaba che ha causato tre morti la compagnia di Stato di nuovo al centro dell’attenzione. Un comunicato del MEND annuncia l’attentato anche se non lo rivendica e lo attribuisce a un gruppo spontaneo locale

Un gruppo di sabotatori ieri sera hanno fatto saltare in aria un oleodotto gestito dall’italiana Agip(ENI) nel Delta del Niger, nella Nigeria meridionale. Lo ha riferito oggi un portavoce dei militari. 
Il generale Wuyep Rimtip, comandante della task force nel Delta del Niger occidentale, ha detto che l’oleodotto è stato attaccato tra i villaggi di Odimodi e Ogulagha nello stato del Delta.
Ha detto anche di non sapere quanto è stato grave il danno o se ci fossero eventuali vittime a causa della grossa esplosione. Rimtip ha detto che i responsabili dell’attacco vanno ricercati nelle comunità locali piuttosto che tra i giovani militanti. Rimtip ha aggiunto che l’oleodotto attraversa un’area la cui proprietà è al centro di una disputa tra le comunità che vivono a Odimodi e Ogulagha.
Secondo altre fonti l’oleodotto dell’Agip è stato attaccato e sabotato da un gruppo di giovani armati a Okuntun, un piccolo villaggio tra Odimodi e Ogulagha nel delta del fiume Niger. Un comunicato del MEND (Movement for the Emancipation of the Niger Delta) annuncia l’attentato anche se non lo rivendica e lo attribuisce a un gruppo spontaneo locale: “Sebbene il MEND non si coinvolto nell’azione – c’è scritto nel documento a firma Jomo Gbomo – noi caldeggiamo questo tipo di azioni organizzate dalle comunità locali che stanno a guardare la possibile fonte del loro benessere passare sotto il naso e sfuggirgli mentre a loro non resta nulla. Il Mend – annuncia poi il comunicato – diventerà partner di queste comunità e provvederà al loro training militare e a fornire esplosivi più potenti, dopo che il cessate il fuoco sarà stato cancellato». L’attacco di venerdì scorso ha ridotto di 2.400 barili la produzione giornaliera dell’azienda del gruppo italiano Eni. Stando a quanto riferito sotto anonimato da un funzionario del gruppo, sono in corso accertamenti tecnici sui danni riportati dalla flow station (che produce in tutto 12.000 barili al giorno, di cui 2.400 in quota Eni), ma non ancora è possibile dire quando potrà riprendere la produzione.

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