Nel budget 2009 del Governo oltre 800 bilioni di Naira (circa 4,240 miliardi di Euro) stanziati per armi e munizioni per l’esercito e soltanto 47 bilioni di Naira (circa 250 milioni di Euro) per il Ministero del Delta. Dure reazioni da parte dei leader “moderati”. Il Mend dice che “riprenderà le ostilità se Henry Okah non viene rilasciato e se non ci sarà una azione concreta per sostenere economicamente il progetto del comitato tecnico (NDDC) e il Ministero del Delta del Niger “.
Carta Quotidiano
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A cura di
Edo Dominici e Antonio Castagna
18 Dicembre 2008
Il 21 settembre, dopo sette giorni di attacchi agli impianti petroliferi, che avevano ridotto notevolmente le estrazioni di greggio e costretto molte compagnie a dichiarare la clausola di “ forza maggiore” mettendo in difficoltà l’intera economia nigeriana che vive principalmente sui proventi del petrolio, il MEND annunciava la fine della “Oil war”.
“A partire dall’una del 21 settembre 2008, esattamente una settimana da quando abbiamo lanciato la nostra rappresaglia, il Mend inizierà una tregua unilaterale fino a nuovo avviso”.
Il Mend aveva detto di aver preso la decisione dopo una richiesta da parte degli anziani leader che guidano le comunità del Delta del Niger per cercare una soluzione pacifica per le popolazioni del Delta del Niger.
Alcuni emissari del MEND hanno partecipato in questi mesi, insieme ai leader delle comunità del Delta, alle riunioni della Commissione per lo sviluppo del Delta del Niger (NDDC), istituita dal Governo per risolvere la crisi e pacificare la regione.
La Commissione tecnica ha presentato un piano per la pacificazione e lo sviluppo della regione accettato sia dai militanti che dai rappresentanti più moderati delle popolazioni del Delta.
La settimana scorsa il Presidente, Umaru Musa Yar’Adua , che aveva chiesto la creazione della NDDC, ha presentato il “suo” budget per il 2009 per la regione del Delta del Niger ed è immediatamente sfociato il malcontento.
“I leaders del Delta – scrive il Saturday Vanguard – hanno valutato, durante l’arco della settimana, il piano biennale dell’amministrazione del Presidente Umaru Musa Yar’Adua ed il suo piano per il 2009 per la regione del Delta del Niger. Insieme sono arrivati alla conclusione che il Presidente sta letteralmente tradendo le aspettative della gente della regione. Da Benin City a Warri,Yenagoa, Port-Harcourt ed in altre località del luogo, il sentimento è dappertutto la stesso: la rabbia.
Il presidente Yar’Adua la settimana scorsa ha presentato il suo budget per il 2009 , con oltre 800 bilioni di Naira stanziati per armi e munizioni per l’esercito, e soltanto 47 bilioni di Naira per il Ministero del Delta. La commissione per lo sviluppo del Delta del Niger (NDDC) riceverà la cifra praticamente irrisoria di 27 bilioni di Naira.
Per far registrare la loro protesta, nelle prossime due settimane i leaders, i governatori ed i membri della Assemblea Nazionale si incontreranno per decidere una posizione comune sulla questione per poi , successivamente, inviare delle delegazioni alla Presidenza.
I vari esponenti che sono stati intervistati dal Saturday Vanguard, fra cui il presidente generale dell’assemblea degli Ijaw , il Sig. Asu Beks, il presidente del Consiglio Nazionale dei Giovani Ijaw (IYC), il Dr. Chris Ekiyor, il Reggente del regno di Bilabiri nello stato di Bayelsa, Sua Altezza Reale , Re Dodo ed un membro del Comitato di Sicurezza delle Vie Fluviali del Delta, il Sig. Henry Ayanruoh hanno tutti dichiarato che la gente ha ormai perso la speranza e la fiducia nel Presidente Yar’Adua a causa della sua acclarata ipocrisia su di un reale sviluppo della regione.
Unanimi le esortazioni a seguire pedissequamente le raccomandazioni del Comitato Tecnico per il Delta del Niger (NTDC), presieduto dal Sig. Ledum Mitee, per il quale, Yar’Adua dovrebbe assolutamente presentare un budget supplementare all’Assemblea Nazionale.
La prima bordata è arrivata dal senatore Francis Okpozo. “Il rapporto del Comitato Tecnico per il Delta del Niger (NDTC) dovrebbe essere studiato per scongiurare il progetto del Governo. So che il Comitato ha raccomandato un Budget tre volte superiore a quello che effettivamente riceverà: Yar’Adua lo ha decurtato del 300%. Non credo che quest’uomo voglia aiutare davvero il Delta e questo bisogna assolutamente farlo presente.
“Ci siamo opposti sin dall’inizio al summit e abbiamo rifiutato di incontrare Alhaji Gambari. Basta guardare i 47.928 bilioni per l’intero Ministero del Delta del Niger, quei soldi non sono sufficienti nemmeno per costruire una strada nella zona dei fiumi.
“La verità è che, la salvezza per il Delta, non sta nelle mani di nessuno uomo politico del Nord o di qualsiasi altra parte del paese. Il nostro destino è nelle nostre mani” Okpozo ha infine aggiunto che Yar’Adua sta soltanto “rimandando il giorno della resa dei conti.. ”
Molti governati della regione, incluso il precedente Capo per la Commissione Federale sull’Informazione, Edwin Clark, coinvolto nel processo di pace dei passati due anni, ha dichiarato di trovarsi in una situazione imbarazzante perché non riesce a ravvisare nessun provvedimento concreto che dimostri una reale volontà di Yar’Adua veramente atta allo sviluppo della regione.
Il governatore dello stato di Edo, John Odigie-Oyegun ha addirittura gridato al telefono: “Questo è un chiaro 419 (in riferimento all’articolo del codice Nigeriano riguardante le truffe finanziarie) . Siamo stati traditi, presi in giro.”
Anche un membro della Camera dei Rappresentanti, Patrick Obahiagbon, è assolutamente d’accordo così come, Adolo Okotie-Eboh, Presidente del Movimento di Pace Ijaw nel Delta. L’ing. Emmanuel Igbini, ha però dichiarato che il Rapporto del Comitato Tecnico per il Delta del Niger (NDTC) non è l’unica soluzione del problema.
Sono comunque tutti d’accordo sul fatto che Yar’Adua stia deliberatamente prendendo in giro la gente e le parole del Sig. Beks rincarano la dose: “Se me lo chiedete, io vi dico che i sette punti sull’agenda del Presidente per quel che concerne il Delta del Niger sono in realtà questi: stanziamento di oltre 300 bilioni per i fondi della Commissione per lo Sviluppo del Delta del Niger (NDDC); la detenzione di Henry Okah; lo spiegamento di squadroni della morte nel Delta; il genocidio di donne e bambini della zona; il fare di Goodluck Jonathan un Vice Presidente fantoccio; lo stanziamento di un budget di oltre 800 bilioni per armi e munizioni che verranno usate per combattere i militanti del Delta e per finire lo stanziamento che appare come un insulto di soli 47 bilioni per il Ministero del Delta.”.
Il presidente del Consiglio Nazionale dei Giovani Ijaw (IYC),il Dr. Chris Ekiyor, ha dichiarato: “Osservando il Presidente, credo che egli stia solamente prendendo tempo. Questo è l’uomo che prima noi avevamo appoggiato. Gli abbiamo dato un’opportunità ma ora è chiaro dal suo bilancio che non pensa al bene delle persone del Delta.”
“Si era presentato con umiltà promettendo stanziamenti per il 2007, 2008 ed il 2009. Osservando adesso l’intero scenario, non si riscontra nessun obbiettivo dichiarato raggiunto da quest’uomo.”
“E’ chiaro che difetta di una visione collettiva, non ha un vero progetto. Sebbene sulla carta , sembrava presentarsi come un uomo con delle idee…. ma probabilmente non ha la volontà per attuarle. A questo punto stiamo iniziando a pensare che tutto ciò non sia altro che un deliberato e calcolato tentativo da parte delle oligarchie del Nord per continuare a perpetuare il sottosviluppo delle gente del Delta, e siamo felici che per una volta si parli tutti con una sola voce: non vogliamo nessun summit e bisogna assolutamente fare pressioni su questo Presidente per ottenere uno sviluppo vero della regione.”
In accordo con il Dott. Ekiyor, il movimento giovanile del Delta cambierà la sua strategia a partire dal primo Gennaio 2009 promuovendo dimostrazioni non violente per le strade di Port-Harcourt, Abuja e Lagos per forzare il governo a porre attenzione sulle loro richieste. Tuttavia ci sono delle avvisaglie che gruppi di militanti potrebbero non accettare l’azione non violenta proposta dallo IYC, come un esponente di alto livello delle movimento nella regione ci ha ci fatto intendere nell’intervista : “Gli anziani ci hanno convocato e pregato di fermare le ostilità, noi abbiamo accettato con riluttanza, ma ora è chiaro che questo governo è sordo e cieco e non ha alcuna intenzione di aiutare la regione. Spero che ora sia chiaro anche per loro visto che noi avevamo già cercato di avvisarli, ma ci hanno convinto a dare una chance alla pace. Se dovessimo ricominciare, questa volta nessuno ci fermerà perché l’unico modo è bloccare l’economia se vogliamo che ci ascoltino”.
Il Movimento per l’Emancipazione del Delta del Niger (MEND) ha avvisato il Governo Federale di non gettar via il Rapporto del Comitato Tecnico per il Niger (NTDC), ed auspica la liberazione, di Henry Okah, ciò potrebbe aiutare a calmare il pericoloso addensarsi di nubi sulla regione.
Hon Asekutu nell’intervista al Saturday Vanguard ha dichiarato: “Il Comitato ha fatto davvero un buon lavoro e mi appello che le loro raccomandazioni siano prontamente messe in atto dal Governo Federale.”
Sul perchè il presidente non abbia ancora attuato i suggerimenti del Rapporto del Comitato Tecnico per il Delta del Niger (NTDC ) il vecchio statista, il sig. Otobo, ha dichiarato: “Il presidente Umaru Yar’Adua ha preso in giro la gente del Delta proprio con la creazione del NDTC semplicemente per il fatto che un comitato tecnico viene istituito da un governo per attuare le Sue disposizioni e non il contrario.”
“E’ tutta una farsa e la creazione di tale Comitato era sbagliata sin dall’inizio” aggiunge “ è come mettere il carro davanti ai buoi… La verità è che il Presidente Yar’Adua aveva già pensato a questo ab initio per raggirare le persone del Delta ed è riuscito nel suo intento. Per quel che mi concerne il rapporto non è una soluzione valida per i problemi del Delta.”
“Il nostro problema è il rifiuto dello Stato Nigeriano di attuare un vero federalismo, che è poi la base su cui questo Paese è stato fondato. E’ attraverso il federalismo che si potranno automaticamente controllare le nostre risorse e pagare le tasse al Governo Federale, il comitato invece raccomanda maggiori poteri per lo stato Federale…”
“Il governo federale non ha nessun piano di sviluppo per il Delta. Abbiamo avuto Olusegun Obasanjo per otto anni, anche lui dava l’impressione che il Delta fosse una delle sue priorità e poi abbiamo visto com’è andata a finire. Anche Yar’Adua ha dichiarato che il Delta era tra uno dei sette punti della sua agenda, ma quello che sta proponendo non è quello che proponiamo noi.”
Tornano dunque ad addensarsi le nubi di guerra nella Regione del Delta del Niger dove un Governo ondivago e senza idee rischia di spingere anche la parte “moderata” della popolazione verso le posizioni dei “militanti” e verso una guerra di cui non si vede la fine.
Già alla fine di novembre ,uno dei compagni, basati in Sudafica, del presunto leader del Movimento per l’emancipazione del delta del Niger, Mend, Henry Okah, in questa intervista esclusiva con il Sunday Vanguard, spiegava perché il gruppo non intende sciogliersi, anche se Okah, attualmente sotto processo segreto del Governo per presunto traffico di armi, viene rilasciato. Il militante, che ha parlato in forma anonima, ha detto che l’agitazione del delta del Niger può entrare in una nuova fase se i problemi della regione non vengono risolti.
“Probabilmente la -nuova fase- saranno gli attentati suicidi. I nostri giovani sono disperati e senza futuro e con il denaro offerto alle loro famiglie alcuni andranno. Saro-Wiwa è il nostro eroe, perché morì, ma morì senza combattere e il tempo sta diventando maturo per combattere”.
Stiamo pensando, coloro che non possono essere comprati, di iniziare a impostare la nostra vita con le bombe. Siamo in grado di arrivare ad Abuja. Possiamo farlo. I nostri giovani che non hanno nulla e non hanno un futuro vogliono ricevere la loro parte delle risorse della loro terra e non essere costretti ad ottenere fuori del paese quello che non hanno, prendendo le armi per rubare o per trasportare droga . Il nostro è un Paese già rovinato. Quelli seduti comodamente sulle loro ricche poltrone non possono e non vogliono vederlo. Sono troppo ricchi e troppo protetti”.
“Il Mend non è stato formato per ottenere la liberazione di Alamieyeseigha e Dokubo-Asari nel 2007 o quella di Henry Okah oggi. Questo è il motivo per cui è ancora qui e combatte. Mend è l’acronimo di ‘Movimento per l’emancipazione del delta del Niger,’ non per la liberazione delle persone. Combatte per il rilascio dei militanti del Delta del Niger, ma la ragione della sua esistenza non potrà mai cambiare, è nel suo nome”.
Questo articolo è stato pubblicato da Carta Quotidiano pg 16-17
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Questo articolo è stato pubblicato su Carta Quotidiano, pg. 16 – 17