Nigeria: “Nel Rivers la JTF attacca i campi dei militanti, ne uccide 7 e ferisce molti civili. Può essere l’inizio di una guerra su vasta scala” dice il Mend .

domenica 14 settembre 2008 → 3:06 in Nigeria

Movimento per l'Emancipazione del Delta del NigerJomo Gbomo, portavoce del Mend avverte le compagnie Petrolifere:“Via i lavoratori entro le prossime 24 ore perché un uragano sta per spazzare gli impianti petroliferi in tutta la regione del delta del Niger”.
Sono ora in mano al Mend i lavoratori rapiti sulla Blu Ocean (Due Britannici, Due Sudafricani,un Ucraino e ventidue nigeriani).

Militanti del MendA cura di Edo Dominici
13 Settembre 2008
Sette militanti del Mend uccisi e alcuni civili sarebbero rimasti feriti in un attacco portato dall’esercito nigeriano ad un campo dei militanti a Tombia, nello Stato del Rivers . Secondo quanto dichiarato dal Mend l’attacco sarebbe stato portato da tre elicotteri dell’esercito che hanno iniziato a sparare “indiscriminatamente” missili nella vegetazione di mangrovie sul campo mimetizzato nella foresta.
Nel suo comunicato Jomo Gbomo, portavoce del Movimento per l’Emancipazione del Delta del Niger, ha dichiarato:”Questo può essere l’inizio di una guerra per il petrolio su larga scala”.

“Alle 9.00 di oggi, 13 settembre 2008, le forze armate della Nigeria hanno iniziato un offensiva aerea e marina su larga scala ai campi del Movimento per l’emancipazione del delta del Niger (Mend) e alle vicine comunità Ijaw dello stato del Rivers con elicotteri, caccia e più di 20 motovedette e con mezzi da sbarco pieni di soldati soprattutto del Nord della Nigeria armati pesantemente.

“Riteniamo il governatore dello Stato di Rivers e il presidente della Nigeria responsabili per il genocidio dei civili indifesi che stanno subendo un bombardamento indiscriminato.”

“Le compagnie petrolifere sono avvertite di spostare i loro lavoratori entro le prossime 24 ore perché un uragano sta per spazzare gli impianti petroliferi in tutta la regione del delta del Niger.

“Arriveranno presto aggiornamenti della nostra lotta.” La dichiarazione è stata firmata da Jomo Gbomo.
Secondo alcune altre fonti l’operazione dell’esercito di sabato mattina sarebbe un’operazione di salvataggio finita male.
Il Movimento per l’emancipazione del Delta del Niger (Mend), le cui basi erano l’obiettivo della J.T.F, riferisce anche che negli scontri ci sono state “numerose vittime civili” e “due comunità, quella di Elem Tombia e Ogboma sono state rase al suolo dai soldati”, che non sarebbero comunque stati in grado di conquistare le posizioni dei guerriglieri.
In un comunicato diffuso a diversi altri mezzi d’informazione, fra cui la Apcom, sempre il portavoce del Mend, Jomo Gbomo fa sapere che il suo gruppo ha salvato ieri dai pirati 27 fra operai e tecnici, che erano stati sequestrati dalla petroliera MT Blue Ocean. Gli ostaggi sono stati trasferiti nel campo ora sotto attacco, e potrebbero essere usati per chiedere in cambio il rilascio di Henry Okah.
Fra i sequestrati, che secondo quanto riferito sino ad oggi dalle agenzie erano 13 , riferisce il portavoce del Mend, ci sono cinque stranieri provenienti da Regno Unito, Sudafrica e Ucraina, mentre gli altri 22 sono nigeriani.  Gli ostaggi sarebbero rimasti intrappolati nel conflitto armato fra esercito e guerriglieri del Mend. Alcuni di loro, stando alla ricostruzione dei militanti, sono rimasti feriti ma vengono curati. Il Mend ha assicurato il libero transito fino ai suoi campi agli operatori della Croce Rossa o di Medici senza frontiere. I feriti, a quanto si apprende, sono stati colpiti soprattutto da mitragliatrici di grosso calibro e da schegge. I militari nigeriani hanno confermato un intervento nella zona, definendolo una semplice operazione di “ricognizione”.
Le Compagnie petrolifere non hanno ancora fatto sapere come si comporteranno. Royal Dutch Shell, ExxonMobil, Total, Eni e Chevron sono tra le principali compagnie petrolifere che operano nel Delta del Niger, la fonte principale dei 2 milioni di barili al giorno che si estraggono in Nigeria.
Un portavoce della Shell in Nigeria, ha detto che la società non rilascia commenti in materia di sicurezza.
Si aggravano le preoccupazioni in Gran Bretagna ora che pare certo il passaggio dei due ostaggi britannici nelle mani del Mend.

4 commenti a “Nigeria: “Nel Rivers la JTF attacca i campi dei militanti, ne uccide 7 e ferisce molti civili. Può essere l’inizio di una guerra su vasta scala” dice il Mend .”

Edo scrive:

Aggiornamento. Lunedì 15:Piattaforma della Shell in fiamme, un morto e quattro feriti nell’attacco, la società evacua 100 lavoratori.
La compagnia petrolifera anglo-olandese ha reso noto di aver evacuato circa 100 lavoratori dalla piattaforma di Alakiri, bersaglio oggi all’alba di un attacco da parte dei militanti del Mend. Shell ha dichiarato alla AFP che un uomo della sicurezza privata è morto e altri quattro sono rimasti feriti nell’attacco.

L’impianto della Shell nel sud della Nigeria è in fiamme in seguito all’attacco

Edo scrive:

Aggiornamento: Lunedì 15: Il Premio Nobel nigeriano Wole Soyinka ha condannato l’offensiva lanciata dall’esercito nigeriano contro i militanti, che descrive come “ una stupidità o una deliberata provocazione “.

Egli ha affermato, in un comunicato diffuso attraverso lo stesso indirizzo e-mail utilizzato dal Mend, che l’offensiva della JTF (Joint Task Force) ha aperto una “fase totalmente nuova nel conflitto nella regione del petrolio”.
Soyinka ha detto anche “solo un governo ottuso, come quello che abbiamo ora, non ha saputo prevedere quello che sta accadendo nel Delta del Niger”.

Edo scrive:

Aggiornamento Lunedì 15:Attaccata e fatta esplodere piattaforma della Shell.

Militanti del Delta a bordo di dieci motoscafi hanno attaccato questa notte una piattaforma petrolifera della Royal Dutch Shell a Alakiri, la piattaforma di Alakiri, situata a una decina di chilometri dalla costa dello stato di Rivers, nel delta del Niger, è stata attaccata dopo la mezzanotte “con dinamite ed altri esplosivi, mentre proseguono per il terzo giorno consecutivo gli scontri con le forze di sicurezza nella regione del Delta del Niger. Il portavoce dell’esercito, il colonnello Sagir Musa, ha precisato che la piattaforma ha preso fuoco dopo l’attacco durato oltre un’ora. Il Mend – Movimento per l’Emancipazione del Delta del Niger ha rivendicato l’attacco con un comunicato inviato per email.”Combattenti armati del Movimento per l’emancipazione del delta del Niger hanno dato l’assalto all’impianto e lo hanno raso l suolo come promesso”, ha detto Jomo Gbomo.
Due fonti della sicurezza dell’industria petrolifera, che non hanno voluto essere nominate, hanno dichiarato che più di 100 persone sono state uccise nei ombattimenti, che hanno coinvolto l’esercito, la marina e l’aviazione.

“Questo è solo l’inizio di una grande offensiva militare nel delta che probabilmente continuerà per un paio di settimane,” ha detto un uomo della sicurezza, che ha aggiunto “”I militari rifiutano di dire quante persone sono morte per non alimentare il già grande risentimento della popolazione nei loro confronti”.

Edo scrive:

Aggiornamento. Mend: Il Delta del Niger ora è in stato di guerra. Domenica diversi attacchi a impianti della Chevon e della Shell.
Con il solito comunicato al Times of Nigeria e alle agenzie di stampa il portavoce del Mend Jomo Gbomo ha dato oggi il resoconto di quanto stava accadendo, all’alba di domenica i militanti avevano già “distrutto piattaforme petrolifere e imbarcazioni militari” e dato fuoco a diversi impianti, ucciso e ferito militari. La guerriglia precisa di aver colpito l’impianto per il trattamento del gas naturale di Soku e una piattaforma della Chevron a Kula ( la Chevron ha confermato).
“Oltre 22 soldati ben equipaggiati mandati come rinforzo sono stati intercettati, uccisi, e privati delle loro armi” si legge nel comunicato del Mend, “l’importante oleodotto di Nembe creek(della Shell) è stato fatto saltare in diversi punti”. Un portavoce della Shell ha dichiarato che era troppo presto per dire se la società aveva subito qualche danno. “Stiamo indagando le comunicazioni di attacchi sui nostri impianti e non possiamo ancora dire cosa è accaduto nel dettaglio ” .
“Avevamo già comunicato che un attacco ai nostri campi avrebbe significato la guerra” ha detto Jomo Gbomo.
Lo stringer del Corriere della Sera a Port Harcourt, la città più importante del Delta del Niger e capitale di uno degli stati che ne fanno parte, il River State, ha raccontato: “Fonti militari dicono che è stato un massacro. Le basi del Mend sono state mitragliate dal mare dalle motovedette della marina e dal cielo, da almeno cinque elicotteri. Le operazioni sono continuate e il Mend ha assicurato che attaccherà tutte le postazioni delle compagnie petrolifere straniere, compreso l’italiana Eni”. Inizia anche la guerra della propaganda: il portavoce dell’esercito nigeriano, il colonnello Sagir Musa: “Non ci sono impianti petroliferi danneggiati dai due giorni di combattimenti – ha detto –. I ribelli hanno subito forti perdite. Speriamo che depongano le armi al più presto”.
Emerge intanto che il morto e il rapito sulla nave “Fulmar Lamnaco” ascritta all’Agip potrebbero essere due cittadini portoghesi.

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