Oggi sono uscita con la mia amica Marina per fare il solito giro del sabato, ci rilassiamo cazzeggiando tra i negozi, provando cose a volte improbabili, sedendoci per un aperitivo al bar e trascinando poi le nostre stanche membra verso casa. Un pomeriggio strano con nuvole temporalesche all’orizzonte, aria fresca a volte anche un pò troppo. Mi sono portata la mia amatissima macchina fotografica e ho scattato qualche foto in giro utilizzando il bianco e nero, forse un giorno riuscirò a fare davvero delle belle foto, quando avrò imparato ad usare il cuore al cento per cento.
Edda, bando alle ciancie, si per carità tutto importante, gli ASA, i filtri, la polarizzazione..
Ma una sola cosa:
“Va dove ti porta il cuore!”
Grazie dei consigli, in effetti il polarizzatore l’ho comprato e l’ho utilizzato anche per fare queste foto in bianco e nero oltre che per quelle della Giordania e ne ho visto l’effetto, in futuro mi attrezzerò con qualche filtro colorato.
Bè io sono proprio alle prime armi e faccio confusione con la regolazione del diaframma degli Asa insomma cerco di utilizzare l’automatico il meno possibile, peccato che Milano dia così poca ispirazione, non ci sono posti interessanti come a Roma. Mi piacerebbe una volta riuscire a fare foto alle colonne di S.Lorenzo, luogo molto particolare di sconvoltoni e punk ma non ne ho il coraggio non vorrei essere scippata dopo il primo scatto ma lì ci sarebbe davvero la possibilità di sbizzarrirsi.
è probabile che la macchina arrivi fino a 100 ASA, a questo valore offre un’ottima definizione anche per il bianco e nero. Il discorso sui filtri, per il B/N, è necessario perchè:se fai una foto ad un cielo nuvoloso e specialmente se inquadri un palazzo, ad esempio di marmo, un filtro giallo/giallo scuro ti farà ottenere una definizione o distacco maggiore dal cielo le nuvole ed il palazzo stesso andando ad esaltare o degradare le tonalità del grigio; un filtro verde assorbe maggiormente il colore rosso e permette il passaggio del colore verde, così otterrai una distinzione maggiore tra oggetti di tali colori (ad es. un campo d’erba con fiori rossi); il rosso serve a rendere più grave il senso della foto ( es. monumenti bianchi con il cielo di sfondo) rendendo òe costruzioni chiare su un cielo più scuro). Ci sono filtri che rendono nei primi piani un senso di morbidezza alla pelle, cosa che puoi ottenere anche fotografando il volto con luce diffusa anzichè con luce di taglio, alla Caravaggio per intenderci, che invece esalterà i contrasti rendendo più dura la foto. Anche nelle foto a colori si usa un filtro, per me quasi nevessario, il polarizzatore, che Fabrizio ti potrà spiegare il suo funzionamento meglio di me, serve ad esaltare le differenze cromatiche (non è precisa come definizione ma non mi viene di meglio) ad es. il cielo verrà un po più scuro rendendo più visibili le nubi ed il loro volume ecc. O’, non credere ch’io sia un fotografo, ce ne vuole..
Filtri? servono consigli… ma se non sbaglio gli Asa sulla mia macchina partono da 100 può essere? (il mio uomo non ha pazienza per spiegarmi le cose e naturalmente non mi fa il manualetto 🙂 la donna leopardata è stata un caso.
Dipende dal materiale…. che debbo…fotografare!!! Col Nero và bene il filtro bianco… gli ASA a quel punto non servono, basta dare….fuoco!
ma li usi colorati, i filtri..?
A proposito pure io prima de fà le foto.. uso i filtri!!!!
Le foto sono molto belle… e quello che volevo dire l’ho già detto, abbandono il post perchè ce risemo… dai pluggin agli asa…aristate loggati o no ?
ps
io credevo che la leopardata fosse amica tua, la potevi proporre a Edu..
Edda sappi che anche il tuo uomo è in grado di darti dei suggerimenti perchè, se non ricordo male, anche a lui piaceva la fotografia. Comunque gli ASA o ISO, più sono elevati (ad es. 400 o 800) e più puoi fotografare in ambienti con mancanza di luce senza flash (che non è Flask) con l’effetto di avere una foto più “sgranata”. Una regolazione bassa (50 o giu di lì) permette una alta definizione della foto e, specie per il bianco e nero, è più che utile. La tua splendida macchina, che spero di comprare anch’io al più presto, ha certamente la possibilità di regolazione. Ribadisco la necessità, se ti piace fotografare in bianco e nero, di utilizzare dei filtri.
A Roma il tempo è variabile ma la temperatura è gradevole.
Grazie per i commenti, mi serve sapere la vostra impressione, caro Sirlad ho qualche difficoltà con gli Asa (al momento purtroppo non li tengo in considerazione per ignoranza) sto comprando pure un corso di fotografia digitale per capirci meglio, ma devo dire che girare con la macchina mi rende felice, solo che a volte gli scatti sono improvvisi tipo quello della signora russa a cui ho chiesto il permesso per la foto, ho scattato così senza nemmeno guardare le impostazioni per fare in fretta e lei stupita mi ha chiesto se lo facevo di professione (:-) . già l’Ardito in vacanza mi ha dato buoni suggerimenti, mi fanno piacere sicuramente anche tutti i vostri. Per quanto riguarda la visibilità quella che mi interessa è principalmente la nostra. Oggi a Milano fà freddo!
ps
Edo, d’accordo con le didascalie, ma è il concetto che nun voi capì, per me, e sono sicuro anche per Edda, ma pure per tutti gli altri, non è di primaria importanza la visibilità, se viene viene, ma la nostra soddisfazione. Gran caliur…
e invece di “core” ce n’è tanto. A me piace quella del Duomo che pare posare, e sorretto, da un tappeto di persone come fosse un tutt’uno.
Se posso, un piccolo consiglio, usa gli ASA al numero più basso possibile, le gradazioni vengono più sature e distinte. Quando tentavo di fare foto usavo una pellicola da 52 ASA. E comincia ad usare i filtri che ti aiutano ad esaltare quello che vuoi far vedere sulla foto.
Gran belle foto. Per dargli visibilita in Internet che meritano io metterei nelle didascalie Milano.
Es.: Milano – La Galleria, Milano – Duomo etc.