Secondo le notizie riportate dalle agenzie di stampa 30 giovani nigeriani sono morti oggi nella ressa davanti agli uffici statali dei 36 Stati dove si doveva tenere un concorso.
Il concorso per funzionario statale addetto all’immigrazione prevede circa 1.000 assunzioni. Al concorso si sono presentati in oltre 100.000. In Nigeria migliaia di giovani laureati e diplomati — alcuni dei quali sono disoccupati da anni — partecipano abitualmente alle selezioni per un impiego nelle agenzie statali, che viene visto come l’unico modo sicuro per garantirsi un futuro.
Alcuni candidati, secondo la Reuters, sono morti mentre si sottoponevano ad un test di resistenza che consisteva nel correre 2-3 chilometri nel clima torrido che caratterizza il paese in questa stagione.
“Quando siamo arrivati al cancello, era chiuso a chiave, così abbiamo cercato di aprirlo con la forza… c’è stata poi una ressa in cui sono morte circa nove persone”, ha raccontato a Reuters Obinna Agwu, che partecipava al concorso nella provincia sud-orientale di Engu.
La Nigeria è l’ottavo esportatore di petrolio al mondo ma la sua economia è stata minata da decenni di corruzione endemica, e la disoccupazione è alta. Una crisi nel settore energetico che lascia gran parte del paese senza elettricità per settimane o mesi ha comportato la chiusura di molte fabbriche, con il taglio di migliaia di posti di lavoro. (Reuters).
Lascio a voi i commenti!
semplice, l’esigenza del lavoro ci rende liberi dallo stress di provare a fare quello che ci piace, e quindi di trovare la nostra dimensione.. è lo scotto che si paga di vivere e convivere in una società organizzata. Chi e come l’ha organizzata? questa è un’altra cosa.
C’è poco da commentare…il lavoro rende liberi, ma da che poi?
manderei qualcuno che conosco a fare un concorso del genere! (scusate la battuta)