Un’intervista rilasciata a Sahara Repoter da Cynthia Whyte, portavoce del JRC (Joint Revolutionary Council).
Il JRC comprende il Movimento per l’emancipazione del delta del Niger (Mend), il Reformed Niger Delta People’s Volunteer Force (NDPVF) e la Martyrs Brigade
Attaccato oleodotto della Chevron, interrotta la produzione di 110 mila barili al giorno.
Giornalista di Saharareport: Abbiamo informazioni che dicono che la sua organizzazione in associazione con la struttura del Mend ha concluso un’alleanza con i radicali islamici Libanesi (Hezbollah), per consolidare gli attacchi su alcuni obiettivi, prima delle elezioni americane di novembre. Qual è la sua posizione al riguardo?
Che è la peggior menzogna che ho sentito da quando Abachi (dittatore nigeriano) è morto. Perché avremmo bisogno del sostegno dei radicali islamici per combattere la nostra lotta?
Questa lotta è la nostra lotta. La nostra volontà è di lottare fino in fondo con ogni mezzo possibile.
La nostra campagna si basa sul fatto che nonostante che noi forniamo le risorse per il sostentamento dello Stato nigeriano, le comunità che producono il petrolio continuano ad essere trascurate e disprezzate. Questo non è tradimento?
Il bilancio dello stato nigeriano è stato preparato sulla base del prezzo di un barile di petrolio, tutto estratto dal delta del Niger. Come mai la ricchezza che deriva del petrolio non comprende mai le comunità che sono proprietarie di questa fortuna ? Sono stato chiaro?
Per quanto tempo questo continuerà? Come si può avere così tanto di petrolio e essere ancora così poveri?
Giornalista di Saharareport: E’ veramente responsabile il Mend per l’attacco al campo petrolifero di Bonga?
L’attacco al campo di Bonga è stata effettuato da un importante comandante della lotta del delta del Niger con forti alleanze con il Movimento per l’emancipazione del delta del Niger. Purtroppo per noi, ma fortunatamente per il personale della Shell e per lavoratori a bordo della piattaforma di Bonga, la misericordia e la pietà hanno prevalso e il comandate dall’attacco ha rifiutato di usare i lanciarazzi contro l’impianto off-shore. Altrimenti la Shell avrebbe avuto un gran numero di vittime.
Tuttavia, l’attacco a Bonga è stato fatto solo per gli scettici e i chiacchieroni, che farebbero bene a tacere. Non sanno di che cosa siamo capaci.
Circa tre anni fa, il direttore della Shell in Nigeria Basilio Omiyi (probabilmente convinto dalle rassicurazioni dei servizi segreti) ha dichiarato che i militanti non potevano avere la capacità di attaccare Bonga. Oggi sa meglio come stanno le cose.
Giornalista di Saharareport : Perché l’attacco a Bonga quando è in corso di programmazione un vertice sul delta del Niger ?
Quale vertice del Delta del Niger? Vuoi dire la prevista caricatura di raduno fatta per impressionare la comunità internazionale? Mi dispiace per loro.
Ascoltami. La carica ufficiale più elevata del delta del Niger oggi, e soprattutto in virtù del fatto che gli Ijaw sono i principali agitatori che lottano per una vita migliore per il popolo del delta del Niger, è il Presidente del Congresso Nazionale Ijaw Professore Kimse Okoko. Vai a chiedere a lui se la Ijaw National Congress (INC) è la prima organizzazione coinvolta nella pianificazione del Vertice. Si può anche andare a cercare la chiave di chi partecipa e come sono chiamati i partecipanti del vertice. Il tutto puzza.
Perché l’INC deve respingere un vertice se è parte della sua organizzazione? Noi ascoltiamo i nostri anziani e il semplice fatto che l’INC respinge il vertice significa che anche noi lo dobbiamo respingere per fare il bene dei popoli del Delta.
Giornalista di Saharareport:Che cosa suggerisce dovrebbe essere fatto per avere una rapida risoluzione della crisi del delta del Niger ?
Miei cari fratelli, noi abbiamo alzato il livello della posta in gioco. Chiediamo il controllo totale di tutte le nostre risorse. Ma prima di allora, per rendere più facile e tranquilla la soluzione, noi chiediamo una conferenza nazionale, in cui alle varie nazionalità che sono state forzatamente incluse nello Stato Nigeriano deve essere chiesto se desiderano rimanere in questa federazione chiamata Nigeria.
Le mogli non rispettate hanno tutto il diritto di lasciare un matrimonio che non è soddisfacente per loro. Il popolo Ijaw e il territorio del Delta del Niger non desiderano più continuare a far parte della Nigeria.
Giornalista di Saharareport: Potrebbe lo stanziamento di fondi alla Commissione per lo sviluppo del Delta del Niger (NDDC) migliorare le condizioni di vita e alleviare le sofferenze dei popoli delle varie comunità del delta del Niger?
Il bisogno di creare una commissione per affrontare le difficoltà dei popoli del delta del Niger è stata una delle questioni sollevate dalla Commissione Willinks di decenni e decenni fa. La questione oggi è molto diversa.
Le soluzioni per i problemi di oggi nel delta del Niger non possono essere trovati nella NDDC, che è stata creata da Obasanjo, per soddisfare il suo ego. La sua creazione non ha modificato in alcun modo le condizioni di vita degli abitanti del delta del Niger.
Quei signori che dominano lo stato nigeriano hanno l’abitudine di ignorare le vere esigenze e le aspirazioni del nostro popolo. Siamo stanchi di essere sfruttati.
Giornalista di Saharareport: Il Presidente Yar ‘Adua ha ordinato un impegno totale contro i responsabili dell’attacco al campo offshore di Bonga . Possono i militanti del Delta del Niger battersi contro le forze armate nigeriane?
Mio caro fratello, Yar’Adua continua a rilasciare dichiarazioni per salvare la faccia. Se le forze armate dello Stato nigeriano attaccano il nostro popolo, allora anche noi attaccheremo la loro gente. Sarà una guerra tra Davide e Golia. La nostra forza è nella nostra fede in Dio Onnipotente e nel fatto che il popolo del delta del Niger merità di più. Dio sarà con noi.
Se attaccheranno le nostre comunità, allora tutti gli Stati del delta del Niger devono essere pronti a dichiarare il coprifuoco 24 ore su 24 perché ogni essere vivente che porta la bandiera delle forze armate dello stato nigeriano sarà attaccato. Ogni soldato dello Stato nigeriano (non i loro familiari) porterà il peso di qualsiasi attacco alle nostre unità. Ci impegneremo alla morte se e quando arriveranno.
Anche per un dilettante armato di pistola i soldati dell’esercito nigeriano sono un facile obiettivo. Siamo dovunque negli stati del Delta, di Rivers e Bayelsa.
Se lo vogliono questo, noi lo faremo.
Proprio ieri, Sabato 21 giugno 2008, la Chevron ha subito una attacco al suo oleodotto ad Abiteye Olero vicino Escravos con la conseguente chiusura della produzione di più di 100000 barili di petrolio al giorno ( sembra che anche la Chevron, dopo la Shell, abbia dichiarato le “cause di forza maggiore” per tutelarsi economicamente e legalmente). Tali attacchi continueranno fino a quando il nostro popolo continuerà ad essere molestato dai soldati nigeriani.
Violenza chiama violenza. Se ci attaccano, allora anche noi risponderemo. Nessuno ha il monopolio della violenza. La ribellione contro la tirannia è una cosa giusta davanti a Dio. Abbiamo sofferto abbastanza.
Cynthia Whyte
Portavoce del JRC Joint Revolutionary Council
(che comprende: il Movimento per l’emancipazione del delta del Niger (Mend), il Reformed Niger Delta People’s Volunteer Force (NDPVF) e la Martyrs Brigade)