Ieri, io e Paola, abbiamo seguito l’ispirazione che domenica scorsa ha portato Edda a vedere in quel di Palazzo Reale una mostra fotografica, assai affascinante.
Ebbene spinti sia dalla curiosità, che dall’idea di rinfrescarci un pò dall’afa pomeridiana, siamo entrati al Vittoriano e ci siamo gustati, con molta accuratezza, la mostra di Pierre-Auguste Renoir, pittore francese tra i massimi esponenti dell’Impressionismo.
Mostra interessante, anche se non completa.
Un bravi per la passeggiata culturale. Avete anche preso l’ascensore per la terrazza? Anche a me Renoir non mi scuce un baffo e poi mi lascia perplesso che qualcuno possa identificare il “vero ruolo dell’artista”. L’autenticità esiste solo nella religione.
Si de sangue………….
più che ‘n’amico, ‘n fratello.
Era n’amico tuo ?!
Renoir a me non piace, come (quasi) tutto l’Impressionismo. Anche riconoscendo al movimento lo strappo, lieve, con la pittura d’Ateliér, portata “en plain air”.
Una giusta transizione verso la consapevolezza ed il vero ruolo dell’artista. Comunque ho visto tutte le 139 opere esposte con Giò sulle spalle. Confermo il mio giudizio: è pesante!