Nei giorni scorsi Barak Obama aveva lanciato un appello per un cessato il fuoco temporaneo sul Delta del Niger e per l’apertura di colloqui di pace.
In un lungo comunicato il MEND sembra prestare molta attenzione all’appello del candidato Democratico alla Presidenza degli USA.
Il comunicato del MEND.
“Sabato 3 maggio, nel corso dell’Operazione Ciclone, un gruppo di militanti autorizzati dal Movimento per l’Emancipazione del Delta del Niger ha attaccato una stazione di pompaggio pesantemente fortificata della Shell ditruggendo tre installazioni
Questo attacco è stato effettuato per quattro ragioni:
1) Per sostenere i piccoli gruppi di militanti come quello che ha attaccato la Chevron
2) Per far sapere alle società petrolifere che noi consideriamo i marinai e i soldati di guardia alle loro installazioni come ornamenti che possiamo attaccare quando vogliamo.
3) Per smentire le garanzie di pace e gli accordi da alcuni gruppi di militanti che hanno venduto il loro popolo.
4) Contro la sentenza del tribunale che ha deciso il “processo segreto” per il nostro fratello e compagno Henry Okah.
Vogliamo negare categoricamente che la signora Margaret Idisi (la moglie di un ricco petroliere del Delta rapita nei giorni scorsi) sia mai stata presa dal MEND come riportato da un quotidiano locale. Si tratta di propaganda governativa. Nei nostri priincipi di guerra non c’è quello di toccare le donne. Non perdiamo tempo prendendo ostaggi di aziende locali. Molti rapimenti in corso oggi nel Delta sono opera di persone vicine alle vittime.”
Il MEND conferma che un militante, Awala Emmanuel, che ha partecipato all’attacco alla Chevron è morto per le ferite riportate mentre veniva operato in un campo del MEND. “Il suo sacrificio e quello di altri prima di lui non sarà vano perchè sono morti combattendo per la giusta causa del loro popolo.”
“Il comando del MEND stà seriamente considerando l’appello per un cessate il fuoco temporaneo lanciato dal Senatore Barak Obama. Noi rispettiamo e stimiamo molto Obama. Fermeremo gli attacchi, il periodo di tregua darà al governo nigeriano la possibiità di far fronte alle richieste che riguardano (il prigioniero) Henry Okah, come migliorare le sue condizioni di vita e dare lui la Bibbia che aveva chiesto ma che gli è stata negata.
Jomo Gbomo.