Ieri sera solita sfida al biliardo. Mi attendevo un mirabolante articolo di Sirlad che parlava delle sue eclatanti imprese, o dell’Ardito nell’unica decisiva partita. Una nota su Andrea e Matteo che hanno disputato una buona,buona partita, la crisi di Edu, che ha chiuso la prima spaccata a 12, quando Sirlad era già a 48, i due contendenti Sirlad e l’Ardito che lottano a 112 contro 121…. qualcosa ha gelato tutti i post: IL SORPASSO!
Ma te li imaggini Sirlad e l’Ardito, il Gatto e la Volpe, che si accordano mentre sono in lotta 121 (ribadiso 121, l’Ardito) a 112 (ribadisco 112 Sirlad) per far vincere qualcun altro.
La verità è che siccome entrambi erano con prole al seguito non ho voluto colpire la loro autostima, li ho lasciati andare e visto che eravamo a due ore e un quarto di partita e i ragazzi si erano divertiti con una rapida sequenza di tre palle ho chiuso la partita. Il tutto fatto velocemnete come si fà un buon SORPASSO.
la Onlus della Onlus, roba raffinata, roba da Sbroc(k)s.
Era la palla della vittoria, il “14” era lì poco distante dalla buca. Il silenzio regnava sovrano nella sala mentre la tensione saliva e, nell’aria, il sapore amaro della sconfitta. Per l’ennesima volta stava per compiersi il destino, un destino beffardo e crudele per Edù. Aveva vissuto una settimana tremenda, la sconfitta del suo milan, quella della cara nova spes e tutte quelle a biliardo per opera di Sirlad, lo stesso che stava per umiliarlo un’altra volta. E proprio mentre stava per porre fine al suo strazio, Sirlad alzò gli occhi e vide la maschera della tragedia dipinta sul volto di Edù. Gli occhi vitrei, ceruleo in volto e quello sguardo perso nel vuoto che fissava il baratro davanti a se. Un uomo perso, o forse mai trovato.. E fu proprio in quel momento, dopo un fugace sguardo d’intesa tra Sirlad e l’Ardito, che nacque la onlus “salvate Edù dalla follia”. La folla si chiese perché Sirlad sbagliò la palla della vittoria, perché inspiegabilmente l’Ardito tirò sullo spigolo il “4” della vittoria che chiedeva solo di essere spinto dentro e perché il bravo Matteo piazzò un “12” davanti la buca centrale a Edù. La palla, cosi sinuosa nelle sue strisce colorate, sembrava dirgli “prendimi, sono tua” ed Edù, preso dalla bramosia, ci si buttò sopra e, in un amplesso vorticoso, rotolo con essa dentro la buca, ebbro di felicità. Fu così che la neonata onlus compì il suo primo salvataggio..